La lettura storico critica delle fotografie – part 4 – L’Avanguardia

~ L'iconografia del Tango ~

 

5.2.L’analisi della danza attraverso la lettura storico critica delle fotografie selezionate

 

5.2.2. La lettura storico critica delle fotografie

di Mădălina Goga

continua da La lettura storico critica delle fotografie – part 1 –


L'Avanguardia

Esame delle fotografie: 302458 (scheda n° 38), 302459 (scheda n° 39), 302460 (scheda n° 40), 302461 (scheda n°41)


– Juan Carlos Copes e il suo Tango Ballet –

Juan Carlos Copes, la leggenda del tango danza, ha creato alla fine degli anni ’50, un nuovo concetto di tango danza: il tango ballet con una coreografia intesa come scenografia. La sequenza delle quattro immagini che seguono fa parte dello spettacolo di Tango Ballet di Juan Carlos Copes, rappresentazione eseguita nel 1958 insieme alla sua compagna Maria Nieves e al musicista Astor Piazzolla.
Le fotografie raccontano la storia tipica del tango: il tradimento nell’amore. Nella foto n° 302458 (scheda n° 38) è raffigurato il ballerino che interpreta il gaucho emancipato, il compadrito, iconografia già descritta nell'affrontare la scheda n° 38. Il dettaglio che fa riferimento alla semiotica del tango ballo è la posizione dei piedi: a forma di V capovolto. Essa è la posizione tipica dell'uomo nel tango: ci suggerisce stabilità, forza e sicurezza, attributi percettibili anche dal punto di vista stilisticoin cui si “disegna” un triangolo la cui base corrisponde alla terra.

Il fatto che il nostro personaggio sia stato fotografato in semi-profilo ci fa pensare che sia in attesa di qualcosa. L’idea è nettamente suggerita nella prossima immagine della sequenza (foto n°302459 – scheda n° 39). Se prima il compadrito era rappresentato in piedi col cappello, nella fotografia che segue sta per baciare la donna. Il tutto accade all’improvviso e per non perdere il cappello, simbolo d’onore e di emancipazione, lo tiene con la mano sinistra. La donna – è importante precisare che, secondo l’iconografia del tango, appare come la mina della storia- non rifiuta il bacio e ricambia l'abbraccio.
Stilisticamente, la posa dei due è quella tipica del tango contemporaneo. Il piede destro dell'uomo e il sinistro della donna sono perfettamente allungati e addirittura paralleli. Invece il destro della donna e il sinistro del partner sono fortemente flessi. La posa è tipica perché raffigura le principali caratteristiche della danza, con il corpo espressivo che si contorce, in riferimento alle origini trascendentali del tango, e col corpo drammatico che esprime le emozioni umane provate durante il ballo: passione e irrazionalità.

Come succede sempre nell’amore del barrio, accade la delusione. Nell’immagine n° 302460 (scheda n° 40),  il compadrito è quasi nella stessa posizione della prima fotografia. Il cappello è di nuovo sulla testa, la sigaretta nella bocca, la mano sinistra nella tasca, in quella destra tiene la giacca sulla spalla. Tutto questo suggerisce un atto di sfida, il compadrito che prova ad intimidire. Nella prospettiva si vede la donna appoggiata contro il muro con la mano destra alzata. Ha i piedi incrociati. Alla sua sinistra, invece, si trova il musicista che anche se vestito come il compadrito, interpreta un personaggio in antitesi al primo (diventa quindi il compadre). Il dettaglio che mette in risalto questo è il bandoneon, uno strumento musicale,  che dovrebbe delineare la sensibilità dell'interprete. La composizione dell’immagine appare a forma di triangolo, dove alla base stanno i due uomini e al vertice la donna. In più se guardiamo la foto sul piano lineare la conclusione è la stessa: la donna è l'apotema poichè si trova a metà strada.

E, come in tutte le storie di tango, anche questa finisce a coltellate.

Nell’ultima immagine è raffigurato di nuovo il compadrito da solo mentre sta lottando con l’uomo la cui esistenza nella vita della donna è stata solamente suggerita nello scatto precedente. La giacca è adesso arrotolata sul braccio sinistro mentre nella mano destra tiene il coltello che punta verso il nemico. I capelli non hanno più la forma
perfetta, di dandy inglese, sono disordinati. Anche il cappello, nell’agitazione del conflitto, è caduto a terra.

La storia si chiude, a livello fotografico, con lo stesso personaggio, però in posture
totalmente opposte. Si parte dalla verticalità e sicurezza e si arriva alle contorsioni e al caos, esattamente come nel tango danza.


….continua

Fonte: http://www.academia.edu

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