Al verla pasar, tango 1941

Al verla pasar
Tango  1941
Musica:  Joaquín Mora 
Testo di:  José María Contursi

Ayer al verla pasar me convencí
que no es posible volver y comprendí
que todo se ha terminado,
que somos sombras de aquel pasado.
Con cuánta pena miré lo que creí
sería mi salvación… ¡Pobre de mí!
Y en esa duda terrible
de hablarla o no hablarla
mis pasos volví…

Pobrecita,
¡qué vieja y pálida estaba!
Sin brillo
sus negros ojos miraban…
La vida
quiso ensañarse con ella…
¡Pensar que fue tan bella
y que hoy el mundo la olvida!
Si supiera
que yo también he cambiado,
que tengo
el corazón destrozado,
que a veces
hasta en matarme he pensado,
pues todo, todo, todo
ha muerto ya para mí…
Después temblando me fui de aquel lugar
con unas ansias tan grandes de llorar…
Enloquecido de pena,
frío en el alma,
hielo en las venas…
Y anduve, así, sin saber adónde ir,
sintiendo risas y burlas junto a mí. . .
Y hoy, al saberme perdido,
sin fuerzas, vencido,
no puedo vivir…

 

Al vederla passare
Ieri al vederla passare mi convinsi
che non è possibile ricominciare e compresi
che tutto è finito,
che siamo le ombre di quel passato.
Con quanta sofferenza guardai quello che credetti
sarebbe stata la mia salvezza … Povero me!
E in quel terribile dubbio
di parlarle o non parlarle
i miei passi voltai …

Poveretta,
era cosi pallida e vecchia!
I suoi occhi neri
guardavano
senza luce …

La vita
volle accanirsi su lei …
E pensare che fu così bella
e che oggi il mondo la dimentica!
Se sapesse
che anche io sono cambiato,
che ho
il cuore spezzato,
e a volte
ho pensato perfino di uccidermi,
perché tutto, tutto, tutto
è morto e per me …

 

Dopo tremando me ne andai da quel posto
con un grande desiderio di piangere …
Impazzito dalla sofferenza,
freddo nell'anima,
gelo nelle vene …
E andavo, così, senza sapere dove andare,
sentendo risate e beffe accanto a me …
Ed oggi, al sapermi perduto,
senza forze, sconfitto,
non posso vivere

Traduzione di Antoine Clair


Nel 1942, a parte l'emblematico "Grisel", Contursi scrive una serie di testi dedicati al suo amore proibito. Poeta intimista e romantico ha dedicato tantissimi brani alla sua musa ispiratrice Gricel, tanto da poter costruire una colnna sonora della loro storia. Questo non è del tutto improbabile poichè oltre ad essere un famoso paroliere di testi di tango, produsse pure  ventitré soneti realizzati in un periodo di otto anni, tra il 1919 e il 1927, che però non diventarono altrettanto famosi. Essi sono:

“La milonga popular”- “Mi noche triste” – “La polca de la silla” – “Martineta y Carpincho”- “Quien fuera millonario”- “Pero hay una melena” “¡Atención fogonazo!”- “Hasta el San Martín no para”- “Con esta sí”- “Maldito cabaret”- “Cabaret tango y anexos”- “La cumparsita”- “Percanta que me amuraste”- “Que lindo es estar metido” – “Caferata”- “Los distinguidos reos”- “Primavera rea”- “En el barrio de los tachos”- “Porteño tenía que ser”- “Un programa de cabaret”- “Vayan saliendo los guapos”- “Que calamidad”- “Del tango al Charleston.”

Alcuni hanno avuto buone recensioni e altri no, ma hanno sempre avuto l'approvazione del pubblico di Buenos Aires.

"Al verla pasar", portò ad incidere l'album di Pedro Laurenz con la voce di Martín Podestá il 7 gennaio 1942. Menziona la disperazione e intravede un futuro di abbandono e di oblio da cui si prospetta un desiderio di morte per la perdita dell'amata.

Inspiegabilmente, quando si citano i grandi compositori, si omette ingiustamente el "Negro" Joaquín Mauricio Mora, autore di bellissimi testi, tra cui appunto  "Al verla pasar", che morì totalmente dimenticato a Panamà dopo aver girato per molti anni il centro America, i Caraibi, l'Europa e gli Stati Uniti. Nel suo ultimo viaggio a Panamà l'ambasciatore argentino Rodolfo Baltièrrez, scoprendo che passava per una cattiva situazione economica, come molte altre volte, gli tese una mano e gli fece un contratto per rallegrare col piano le riunioni dell'ambasciata. Un nobile gesto di un uomo dabbene e vecchio amante del tango.

Si può considerare la decade del '40 come quella dell'epoca d'oro del tango, che finisce poco prima della metà del '50. Questo nel rispetto della congiunzione di grandi orchestre, bravissimi cantanti e autori che in quest'epoca crearono dei testi antologici. Si può dire che i gioielli musicali nascono in quel periodo.

Tuttavia anche prima di quest'epoca furono scritti dei grandi tanghi e l'iniziazione dei compositori avvenne molto tempo prima.

Sebbene tra il '40 e il '60 la quantità delle composizioni di tanghi, vals e milonghe  fu travolgente, non è meno certo che fino a quel momento la creatività di autori e compositori fu comunque altamente prolifica, tanto da riuscire ad arrivare ai giorni nostri.

 Una semplice veloce rassegna per dimostrare quanto detto: El porteñito (1903); La morocha (1905); Cuerpo de alambre (1910); Mi noche triste, Flor de fango (1917); Margot (1919); Mano a mano, Ivette, Milonguita (1920); Sobre el pucho, Melenita de oro (1922); Se viene la maroma, Buenos Aires, Silbando, Organito de la tarde, El bulín de la calle Ayacucho (1923); Muchacho, Caminito (1924); A media luz, Yo te bendigo, Langosta, Audacia (1925); Viejo ciego, Aquella cantina de la ribera, Oro muerto, El ciruja, Puente Alsina, Tiempos viejos, Copen la banca, Que vachaché, Tengo miedo (1926); Haragán, Ventanita de arrabal,Amurado, La gayola, Arrabalero (1927); Mama, yo quiero un novio, Alma en pena, Seguí mi consejo, Aquel tapado de armiño, Chorra, Marionetas, Muñeca brava (1928); Barrio pobre, Atenti pebeta, La violeta, De todo te olvidas, Bailarín compadrito; Uno y uno, Carnaval de antaño (1929); Padrino pelao, Viejo smoking, La mazorquera de Monserrat, Canchero, La viajera perdida, La que murió en París, Yira…yira (1930); El aguacero, Como abrazado a un rencor, Tomo y obligo, Acquaforte, Anclao en París, Qué sapa señor (1931); Ya estamos iguales, Ventarrón, La canción de Buenos Aires, Secreto, Al mundo le falta un tornillo, Melodía de arrabal, Pan (1932); Madame Ivonne, Corrientes y Esmeralda, Al pie de la Santa Cruz, Cuesta abajo (1933); Arrabal amargo, Mi Buenos Aires querido, El pescante (1934); Monte criollo, Volver, Nostalgias, Cambalache (1935); El cantor de Buenos Aires (1936); Desencanto, El cornetín del tranvía, Niebla del Riachuelo, Las cuarenta (1937); Quiero verte una vez más, Mano blanca (1939), e questo è solo un esempio di tutto ciò che è stato composto in questo periodo.


Versioni

Title

Alt. title(s)

Genre

Composer(s)

Lyricist(s)

Date

TIWC

Track qty

Al verla pasar

 

tango

Joaquín Mora

José María Contursi

 

T0370179739

24

Tango.info/wiki

Tango.info/wiki: Al_verla_pasar

Track

See: /track/work.al_verla_pasar

 

Performance

#

Title

TIWC

Instrumentalist(s)

Vocalist(s)

Perf date

1

Al verla pasar

T0370179739

Héctor Stamponi

Jorge Vidal

 

2

Al verla pasar

T0370179739

Héctor Stamponi

Jorge Vidal

1958

3

Al verla pasar

T0370179739

Leopoldo Federico

Alberto Podestá

1973

4

Al verla pasar

T0370179739

Manuel Buzón

Amadeo Mandarino

1942-02-11

5

Al verla pasar

T0370179739

Pedro Laurenz

Martín Podestá

1942-01-07

6

Al verla pasar

T0370179739

-unspecified guitars-

Héctor Palacios

1942-04-13 

Fonti: https://tango.info/work.al_verla_pasarhttp://www.todotango.com/musica/tema/42/Al-verla-pasar/

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