Danze del Folklore argentino di derivazione spagnola: Il “Prado”

Il "Prado" secondo il parere dello storico del folclore Vetura R. Linch ebbe un momentaneo successo nella periferia e nelle campagne attorno a Buenos Aires intorno agli anni 1880 con preferenza nelle regioni di Dolores (Bs As) e dintorni. E' stato anche ballato a Tucumán, e secondo Orestes Di Lullo ci sono versioni del Prado anche a Santiago del Estero. Il ballo fu abbandonato a fine secolo nonostante fosse conosciuto anche ad ovest della regione Pampeiana.

Negli ultimi anni è stato incluso nella lista delle danze nei cosiddetti Tornei di Buenos Aires, lanciato dal governo della provincia di Buenos Aires

E' classificato come danza folcloristica a coppie sciolte ed indipendenti e ballato normalmente da due coppie che si posizionano ai vertici dell'ipotetico quadrato di danza.   

L'ubicazione iniziale vuole che il ballerino debba tenere la sua dama nel vertice di fronte a lui, mentre la dama contraria sia alla sua sinistra.  

Le caratteristiche dei passi sono: la posizione delle braccia e delle mani predisposte per sventolare il fazzoletto, accessorio della tradizione, per eseguire le castanetas, la coronacion, lo zapateo e zarandeo.

L'inizio del ballo si effettua con un Paso Básico partendo con il piede sinistro.

Coreografia:  
Introduzione:  Adentro!       16 compas
1. Attraversamento simultaneo con il fazzoletto* Ballerino per la diagonale, dama in avanti e poi ritorno  8 com
2. Attraversamento simultaneo con fazzoletto** Dama per la diagonale, ballerino in avanti e poi indietro  8 com.
3. Media Vuelta con Castañetas 4 com
4. Zapateo y Zarandeo 4 com
5. Media Vuelta con Castañetas 4 com
6. Zapateo y Zarandeo 4 com
7. Giro con Pañuelo 4 com
8. Contra giro con Pañuelo 4 com
   Aura!  
Media vuelta ,Giro y Coronación  (castañetas) 8 com.

La seconda parte è uguale alla prima, però la dama comincia prima l'attraversamento per la diagonale.  

(*)  I ballerini si accostano per la diagonale alla dama contraria e poi ritornano alla sua base. 

  (**)  le dame si avvicinano per la diagonale al ballerino contrario e poi ritornano alla loro base.

Secondo gli scrittori che hanno contemplato questo ballo, pare che il suo nome sia stato estratto dai distici che cantano "Andiamo al prato …"
Come la maggior parte delle nostre danze, El Prado appartiene al gruppo di danze americane derivate dalle danze che la Spagna ha portato dall'Europa in Argentina. Si suppone che il suo luogo di origine fosse la regione di Buenos Aires 'i cui campi verdi sembrano riflettersi nel bellissimo testo poetico e nella sua musica allegra' (Pedro Berruti, Manuel de Danzas).
La prima versione musicale fu di Ventura Lynch nel 1883, poi nel 1923 Andres Chazarreta, successivamente Andres Beltrame pubblicò la sua nel suo Cuaderno Nº 14 nel 1934.
Manuel, Jose e Miguel Abrodos, pubblicarono e registrarono questa danza con il loro ensemble per l'etichetta Odeón. Anche Los Hermanos Abalos, Huellas Sureñas, Alberto Ocampo, Alberto Castelar, e nel 1990, Ruben Gattari (un cantante di radici popolari, nativo di Bahia Blanca) registrarono El Prado dei pianisti Waldo Belloso e Santiguineti

Le danze del folclore argentino * Rassegna delle danze più note *- Indice

 

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