Lo De Hansen: la prima Milonga della storia

 

 

 

 

 

 

 

Agli albori del tango, alla fine del XIX e inizio XX,  l'equivalente del "Sunderland", fu il ristorante "Lo de Hansen" (o "Ristorante del Parque 3 de Febrero"), situato in quelli che oggi sono i giardini del rione di Palermo.

Molte personalità straniere, che si incontrano nel paese, amano visitare questo luogo, adesso tanto leggendario . Una notte si dice che Adelina Patti, la grande soprano italiana, non voleva lasciare il paese senza passare un'ora in questo ambiente autentico dove nacque una delle prime milonghe.

Purtroppo, Lo de Hansen non esiste più perché fu demolito nel 1912.

Lo trovavi all'incrocio con il viale Sarmiento e Figueroa Alcorta, nell'isolato opposto al Planetario.

Hansen (presunto)                                       Tarana
 

Juan Hansen, che nacque ad Hamburgo, lo aprì nel 1877 e lo gestì fino al 1892, anno in cui morì. Il posto poi ebbe molti proprietari, da Enrique Lamarque, fino al 1903, al lombardo Anselmo R. Tarana, che affittò il posto al Comune di BsAs, e Lo de Hansen passò a chiamarsi "Restaurant Recreo Palermo. L'antico Hansen" o più semplicemente "El Tarana", fino al 1908 quando cambiò padrone di nuovo.

La rivista "Caras y Caretas" descrive il posto nel 1903: "Come sta attualmente, è senza dubbio il posto più pittoresco di Buenos Aires. Tutti i camerieri sono principalmente stranieri così, con il confort e la accorta distribuzione degli ambienti riservati, una deliziosa orchesta proveniente specialmente da Milano, delizia con brani musicali la colta e numerosa clientela del ristorante". Questa è la descrizione delle attività durante il giorno.

Di notte succedevano altre cose.

Enrique Puccia sostiene che alla mattina si serviva la colazione, a mezzogiorno latte e tuorlo d'uovo sbattuto per cavallerizzi e ciclisti, al pomeriggio merenda o aperitivo, all'imbrunire si cenava, e alla notte i tangueros (delinquenti o gente per bene ed elegante) arrivavano per ascoltare la musica e ballare. Tarana aveva cinque automobili che metteva gratuitamente a disposizione per portare i clienti ai loro domicili.

Alfredo Taullard nel suo libro Nuestro Antiguo Buenos Aires (Peuser, 1927) lo descrive: "El Hansen aveva l'aspetto del ristorante andaluso all'aperto e birreria tedesca. Da molti isolati, a mezzanotte, si scopriva la sua ubicazione per le linee di luce dei fari dei carri per il trasporto persone e dei faretti colorati che illuminavano il giardino. In questo giardino si cenava, tra risa e scherzi, e nel grande portico i clienti bevevano sotto un tetto frondoso di glicini e caprifogli profumati. L'orchestra suonava milonga, polca e vals". Però questo ambiente, tranquillo di giorno, si animava molto la notte. Félix Lima, in un articolo della rivista "Caras y Caretas" scrive: "Frequentemente volavano bottiglie di acqua gasata, i calici e le sedie. A volte spari e coltellate. Più di un prepotente passò all'altro mondo dalla scena di Hansen per direttissima, senza passare per l'ospedale."

NOTESE LA BELLEZA DE LAS TRES LITOGRAFIAS, LA ESTACION CENTRAL, EL CAFE DE HANSEN EN PALERMO Y EL LAGO QUE ESTABA EN LA PLAZA SAN MARTIN, FRENTE A LO QUE ES HOY

 

Villoldo

… "Era proibito il ballo disordinato, però nel retro della casa di Hansen, nella zona del giardino, si praticava tango liscio, tango addormentato, di contrabbando. … " La Morocha, un tango di Saborido, si suonava di continuo. Era il periodo al massimo della sua popolarità. L'orchestra notturna era consueta. Niente bandoneon. Lo strumento non era ancora popolare al pubblico. I tanghi di Bassi e Villoldo: El Incendio ed El Choclo, si facevano strada. Anche Unión Cívica, il miglior tango del compositore Santa Cruz, era di moda…". Questa era l'epoca d'oro de Lo de Hansen, dal 1903 al 1908.

In cambio, il "per bene" Adolfo Bioy (padre) in "Antes del 900 (Relatos)" disse "… Là si ballava il tango, prima che questa danza diventasse di moda nei caffè ed in città, al Lo de Hansen, di tanto in tanto, a mostrare la nostra qualità di nottambuli, col rischio di incidenti per i delinquenti che popolavano quel posto.

Mario Mabragaña dice: "Quello che è stato l'Hansen , come si dice erroneamente, non era solo un caffè, ma un ristorante che era aperto giorno e notte"

 

 

 

I clienti solevano accompagnare con colpetti di cucchiaio, o di mano o del piede il ritmo della milonga El esquinazo, scritto nel 1902 da Pesce e Polito con musica di Villoldo. Il tango diceva: "Nada me importa de tu amor; ¡ golpeá no más!, (golpes) el corazón… etc". Dai cucchiai si passò ai piatti e alle sedie. Il padrone decise di proibire il tango esponendo un cartello che diceva:

"E' categoricamente proibita l'esecuzione del tango "El esquinazo". Si prega cautela in questo senso. Il proprietario".

Firpo                                                                                  Ponzio

Il pianista, compositore e direttore Roberto Firpo conobbe Angel Villoldo a Lo de Hansen mentre suonava con Francisco Postiglione al violino e Juan Carlos Bazán al clarinetto. Si dice che 'El Pibe' Ernesto Ponzio debuttò il suo tango Don Juan nel Lo de Hansen nel 1898, quantunque lo avesse fatto talvolta nel vicino bar "El Kioskito" o "El Tambito", dedicando il tango al suo proprietario. Luis Teisseire presentó il suo tango La Nación nel 1900 mentre operava con il violinista Genaro Luis Vázquez ed Ernesto Ponzio.

Nel 1937 il geniale compositore di tango e regista cinematografico Manuel Romero presentó la pellícola "Los muchachos de antes no usaban gomina", con l'indimenticabile attore Florencio Parravicini ( Ponce), dove le scene si svolgevano in gran parte nel Lo de Hansen. Poi, compose il tango Tiempos Viejos, con musica di Francisco Canaro (1926), che dice:

Romero

¿Te acordás, hermano, la Rubia Mireya
que quité en lo de Hansen al guapo Rivera?
¡Casi me suicido una noche por ella,
y hoy es una pobre mendiga harapienta…!
¿Te acordás hermano, lo linda que era?
¡Se formaba rueda pa´verla bailar!                                                                    

Cuando por la calle la veo tan vieja,
doy vuelta la cara y me pongo a llorar…

Il film comincia con il testo "Il contrasto tra la città romantica di ieri e la metropoli cosmopolita di oggi, è quello che intendiamo con distacco". Immaginatevi,  le riprese del 1937, ossia, 25 anni dopo la sparizione del Café Hansen; questo film ha già 74 anni! Cosa possiamo dire noi del 1937, quanto tuttavia non sappiamo molto nemmeno del'Epoca d'Oro del tango degli anni '40? A noi sembra chiaramente la preistoria del tango.

Non è chiaro se esistì la bionda Mireya, però non c'è dubbio che incarnava la donna che andava al Lo de Hansen a conoscere uomini, molto ben vestita e con roba cara.

In questo video, uno spaccato molto interessante dei Tiempos Viejos.

Trama:

Il damerino Rosales (Santiago Arrieta) va al Lo de Hansen con il suo amico e compositore Ponce (Florencio Parravicini). Nella scena iniziale c'è una baruffa tra ballerine ed il padrone Hansen chiede al ragazzo Ernesto che suoni un tanguito, che sarà El Porteñito. Un damerino chiede un altro tango e un mascalzone si oppone chiedendo Don Juan. Si può vedere come i ballerini piroettano con i piedi e fanno quebradas e sentadas. Ha luogo una lite tra il mascalzone e il damerino e questo viene ferito con un coltello. Improvvisamente entra Rosales con Ponce seguiti da Jorge Newbery, il famoso aviatore, prototipo dell' elegantone e amico di Rosales. Un prepotente provoca Newbery che lo mette KO con un diretto. Rosales sfida il cattivo Rivera invitando a ballare la bionda Mireya. Nel frattempo, entra la banda del cattivo Ortiz che viene a prendere la Mireya a Rivera. Poi Rosales incontra, ballando, il cognato che parlava male di Hansen in famiglia, e arrabbiato, lo accompagna sul posto. Rivera e Ortiz si contendono la Mireya, però Rosales lotta con Rivera e lo ferisce sul viso. Finalmente entra la polizia e tutto termina con una polca. Nel film appare il tedesco Hansen, quantunque lui fosse morto quando Villoldo compose il suo tango (1903). Il tango Tiempo Viejos lo canta l'indimenticabile Hugo del Carril.

Quello che segue è un rifacimento del film antecedente: "Los muchachos de antes no usaban gomina" (1969), interpretato da Rodolfo Bebán (Rosales), Osvaldito Miranda (Ponce) e Carlos Estrada (Rivera).

Nestor Fabián canta "Tiempos Viejos"

Il 26 dicembre 2008 un gruppo di archeologi scoprì, con le fondamenta del ristorante,  frammenti di piatti, tazze, coppe, bottiglie di birra e grappa, e resti delle tavole di marmo bianco, rettangolari, che erano nel cortile, sopra alle piastrelle rosse francesi, ancora li dopo più di un secolo.

Gli scavi

Platos (che volavano)

 

Pavimento (dove si ballava)

                Historia Argentina: Fundacion del Jockey Club de Buenos Aires, la institucion, sus socios

 

Fonti:

Puccia, Enrique H., 1997, El Buenos Aires de Ángel G. Villoldo (1860 – 1919), Editorial Corregidor.

Schavelzon, Daniel y Zakim, Nestor J., 2010, Café de Hansen: historias y hallazgos en Palermo, Dirección General de Patrimonio e Instituto Histórico

 

 

2 thoughts on “Lo De Hansen: la prima Milonga della storia

  1. Questo articolo e’ stato plagiato (copiato letteralmente) del mio articolo “Lo de Hansen”, vedi:

    http://www.ultimatanda.it/DiffusioneTango/Editoriali/Hansen/Tarana_It.html

    José el de la quimera

    https://www.facebook.com/jose.eldelaquimera.5

    • tacchisolitari

      Mi dispiace ma lei si sbaglia. Le fonti sono consultabili a fine articolo. Cordiali saluti

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