Danze del Folklore argentino di derivazione spagnola: La “Murga”

La "Murga" è una combinazione di musica, canti e mimi che ironizzano i fatti di attualità più rilevanti della vita sociale sia del Uruguay che dell'Argentina.
Si tratta del fenomeno più caratteristico del Carnevale uruguayano usato anche in Argentina nelle fiere di paese, e come saggio dei payadores nelle grandi riunioni popolari.
La murga è una forma di teatro di strada che coniuga musica, danza e recitazione, molto vicina alla tradizione dei giocolieri con una forte particolarità satirica e relativa alla caricatura.

Questa forma d'arte si sviluppò in Uruguay alla fine del XIX° secolo, collegata al carnevale.
Successivamente si estese in molti paesi dell' America latina, specialmente in Argentina dove acquisì uno posizione sociale locale specifica (la cosiddetta murga porteña è tipica di Buenos Aires e del suo carnevale).
Oggi si distinguono soprattutto due stili: quello uruguayo (di Montevideo) e quello porteño (di Buenos Aires).

Un gruppo di Murga uruguaya è composto da una ensamble di cantanti i quali, con sfarzosi e coloratissimi trucchi e abiti, cantano canzoni ironiche di satira sociale e politica, su basi di canzoni popolari, accompagnati da soli tre strumenti a percussione: il bombo, il rullante ed i piatti. Lo spettacolo si svolge su di un tavolato o pedana o palco.
La componente musicale della "murga porteña" è caratterizzata da suoni intensi e ritmi incalzanti, molto vicini ad alcune musiche tradizionali latinoamericane tipo la Cumbia colombiana che deriva storicamente dalla fusione di culture diverse, soprattutto quella degli ex schiavi neri, il candombe afro-uruguayo e quella bandistica popolare europea.
I ritmi sono realizzati con strumenti come il bombo de murga, bombo con il piattino, una sorta di grancassa con un piatto di ottone collocato in cima, che il musicista colpisce con un altro piatto.
Sono utilizzati altri strumenti a percussione, come il surdo, il rullante e il repique. Gli
artisti suonano e danzano a ritmo frenetico, adottando uno stile fatto di salti e calci nell'aria, che ricordano balli come la capoeira.
Questo stile di danza evoca una rottura dello spazio (il danzatore sferra un calcio nell'aria mentre pianta con violenza il piede in terra), violento e giocoso allo stesso tempo.


La murga, difatti, descrive con animo carnevalesco un forte spirito di protesta, di liberazione, con lo scopo di "svegliare" gli animi sopiti utilizzando, come del resto fa il teatro, lo "scandalo" del corpo.

Questa danza è particolarmente spettacolare, dal  momento che in pieno spirito carnevalesco, tutti i componenti della compagnia suonano e danzano insieme, intrecciando i passi, i calci e i salti.
Gli attori sono tutti vestiti con abiti variopinti.
Il costume tipico del murguero argentino è la "levita", ossia un frac confezionato con raso colorato, dei colori del proprio gruppo -murga, e dei cilindri, che riprendono simbolicamente il periodo in cui, a carnevale, i neri si prendevano gioco dei loro padroni indossando i loro vestiti alla rovescia.
Non mancano mostrine, nastri ed altri dettagli sgargianti.

Assieme ai balli e alla musica, la murga prevede anche dei brevi dialoghi fra gli attori, che mettono in scena alcune situazioni che ricordano in maniera molto diretta fatti politici e sociali.
La satira è notevole, e segue specialmente la direzione dello sberleffo, della presa in giro del potente.
Ciò che gli attori esprimono benissimo con la danza (violenza e gioco), è inserito in questi scambi verbali rivolti al pubblico.

Importante esponente di questo genere fu Juan Carlos Cáceres, recentemente scomparso.

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