A bailar, tango

A bailar
tango 1943
Musica: Domingo Federico
Testo: Homero Expósito

¡A bailar, a bailar
que la orquesta se va!

Sobre el fino garabato
de un tango nervioso y lerdo
se irá borrando el recuerdo…

¡A bailar, a bailar
que la orquesta se va!

El último tango perfuma la noche,
un tango dulce que dice adiós.
La frase callada se asoma a los labios
¡y canta el tango la despedida!
¡Vamos! ¡A bailar!
Tal vez no vuelvas a verla nunca,
y el último tango perfuma la noche
y este es el tango que dice el adiós.

¡A bailar, a bailar
que la orquesta se va!

Quedará el salón vacío
con un montón de esperanzas
que irán camino al olvido.

¡A bailar, a bailar
que la orquesta se va!

 

A ballare

A ballare, a ballare
Andiamo a ballare, su a ballare
che l’orchestra sta suonando!
Sul raffinato gancio
di un tango energico e lento
si cancellerà il ricordo

A ballare, su a ballare
che l’orchestra sta suonando!
L’ultimo tango profuma la notte,
un tango dolce che da l’addio.
La frase silenziosa si affaccia, sulle labbra
e il tango canta la strofa finale!
Andiamo! Andiamo a ballare!
Forse non potresti rivederla più,
e l’ultimo tango profuma la notte
questo è il tango che da l‘addio.

A ballare, su a ballare
che l’orchestra se ne va!
Resterà la sala vuota
con un sacco di speranze
che andranno sul sentiero dell’oblio.
A ballare, su a ballare
che l’orchestra se ne va!

Traduzione di Antoine Clair


La vera carriera professionale di Domingo Federico inizió nell'orchestra di Scarpino, poi passó a quella di Juan Canaro e nel 1941 era già membro dell'orchestra di Miguel Caló.  Con questa orchestra presentó il suo tango Al compás del corazón.  Nel 1943, dopo la separazione, formò la sua orchestra, debuttando al Café Select Buen Orden, in cui aveva come cantanti Alberto Tagle e Alfredo Castel, con al basso suo padre, che aveva imparato a suonare anche questo strumento.
Diversi cantanti passarono per questa orchestra: Ignacio Díaz, Carlos Vidal, Oscar Larroca, Mario Bustos, Hugo Roca, Enzo Valentino, Dante Rossi, Carlos Valdés, Armando Moreno, Rubén Sánchez e Rubén Maciel. Il più rappresentativo di tutti era, naturalmente, Carlos Vidal.

Siamo negli anni '40. La tecnologia parlante, la pletora di duttili artisti e cantanti, il lavoro di sceneggiatori ispirati agli eventi quotidiani – in un periodo di prosperità in Argentina, e il tango, la musica di moda, diedero al cinema nazionale la possibilità di descrivere le situazioni e i personaggi della città e il modo di vivere a Buenos Aires, molto ricco nella considerazione antropologica della cultura.. Federico, stesso, secondo la sua biografia, racconta: «in quegli anni c'erano tre tipi di persone. Quelli che  venivano ad ascoltare, e quelli che venivano a ballare, in numero variabile rispetto all'orchestra (nel nostro caso la percentuale era ripartita). E c'era un settore universale: le madri. Le madri costituivano un cerchio di donne che circondava la sala da ballo, più evidente nei club di quartiere e un po’meno nelle grandi sale, ma sempre presente. Erano accompagnatrici. La cosa divertente era che se dopo un ballo toccavi leggermente i capelli di una ragazza, avrebbero potuto ucciderti; ma, paradossalmente, ballando, le potevi portare fino a casa».
Così vanno emergendo, da questa sua notevole ispirazione e sottile umorismo, veri e propri gioielli del genere: “Yuyo verde”, “A bailar”, “Tristezas de la calle Corrientes”, “Percal”, tra gli altri bellíssimi tanghi.

A bailar "Fu scritto per chiudere le danze – ci racconta Expósito -, ma raramente ha ottenuto quell' obiettivo." Udendo questo brano, il pubblico si alzava a ballare e il ballo andava avanti ancora per un pó '". La colonna sonora, dice Expósito: "Fu eseguita con notevole successo dalla popolare cantante Lucrecia Evans nelle sue audizioni per Rades". Famose le registrazioni di Aníbal Troilo con il cantante Fiorentino e Ricardo Malerba con il cantante Orlando Medina.


La poetica di Homero Expósito

Sempre alla ricerca di una più grande dimensione poetica, ha imposto un nuovo rinnovamento formale dell'espressione […] e anche conseguendo approcci concettuali di spiccato volo letterario.
Nessuno può scrivere un tango se non sa come scrivere un sonetto.
Homero Expósito, che è stato definito "l'ultimo passo di un processo di evoluzione dei testi di tango", è considerato il vertice del "processo di superamento del tango poetico". Tale asserzione implica che l'autore dei tanghi deve avere un dominio formale (e sostanziale) di tecnica poetica, in modo che una composizione popolare possa acquisire abilità poetiche. Mentre i temi sono gli stessi, le capacità estetiche del tango si sono evolute nel tempo, fino a trovare, ad esempio, un uso rischioso dell'immagine e della metafora, di cui Homero Expósito è il suo più grande innovatore e che nessuno studente di tango esita a relazionare sia con le avanguardie sia persino con il poeta  Granada Federico García Lorca .
Indubbiamente, l'uso della metafora è il lavoro più interessante del nostro autore. La metafora sinestetica, basata sullo scambio di sensazioni olfattive, visive, uditive, ecc. nella produzione di Homero non è usuale e, quindi, si ritene che sia selettivo nel suo utilizzo.
Lo scopo di questo frangente è evidenziare alcuni aspetti della sua poetica. In generale si evidenziano tre aspetti fondamental:
-La quasi totale assenza del lunfardo, se non sporadicamente in alcuni testi. 
-La parola «noche» "notte" è il sostantivo più usato, che dà origine a connotazioni e significati diversi. Ad esempio qui troviamo:
Il tango profuma la notte. (A bailar ) 
Nell'esempio  troviamo l'unione dell'auditorio (tango) con l'olfattivo (profumi), in chiara allusione al fatto che la musica riempie tutto.
-In varie occasioni usa la stessa parola di un termine reale e figurativo nella stessa sequenza, come una polisemia, che accentua la metafora:
L'uso della similitudine è una delle risorse più utilizzate e, persino, una delle più creative e interessanti dello stile di Homero. 
La semplice metafora impura  sul piano reale, in questo brano,  è usata per elevare generalmente sul piano evocativo o metaforico le immagini con il maggiore impatto da utilizzare nel tango del momento.
Sobre el fino garabato
de un tango nervioso y lerdo
se irá borrando el recuerdo (A bailar) 
Pertanto, la metafora di Homero Expósito agisce in un modo che completi la poetica della sua produzione ed eleva un testo di tango a caratteristiche letterarie.
Il nostro autore fa della metafora la base della maggior parte delle sue opere, appunto, quelle che meglio resistono alla prova del tempo.
Il poeta Horacio Ferrer, nel valutarlo, dice: « Il suo lavoro poetico, che è stata una vera sorpresa al momento della sua apparizione, rimane, per la sua indiscutibile qualità, in prima linea nei classici del tango " e ancora lo chiama "il più puro, il più originale e il più genuino" dei poeti e questo è dovuto all'uso della metafora, la cui innovazione (all'interno del tango) è una delle sue singolarità come autore. Indubbiamente, chi
ascolta o legge le sue composizioni non rimane indifferente e capisce che il tango si è spostato su un palcoscenico diverso da quello precedente, sviluppando un certo segreto. La sua metafora sorprende solitamente per l'originalità dell'immagine evocata.
Per questo motivo c'è stato un tentativo di collegare Homero allo stile di Federico García Lorca e, addirittura, a quello surrealista, ma non ci sono prove che i due autori si fossero incontrati personalmente, e non si sa quindi fino a che punto possano essersi influenzati nella loro espressione poetica. 
In conclusione Homero Expósito spicca tra gli autori di testi di tango per la loro brama di superare quelli tradizionali rendendoli letterari, in modo tale che in diversi casi possono essere considerati più poetici che caratterizzanti. Per questo motivo, è il poeta che culmina questo compito iniziato in precedenza da altri autori, assimiliando il tango al sonetto.
E, poiché non ebbe continuatori possiamo affermare che era, quindi, originale e unico.


Versioni più famose:
Tango
Canta Francisco Fiorentino / Orquesta Aníbal Troilo
5-11-1943 Buenos Aires RCA-Victor 60-0271 77360
Tango
Canta Orlando Medina / Orquesta Ricardo Malerba
8-11-1943 Buenos Aires Odeon 5558 13342
1967 Buenos Aires Music Hall 2136
Canta Alfredo Belusi / Orquesta José Basso
Tango 


Tutte le versioni:

 Data base
Object type: work
Genre: tango
Title in ISWC format: A BAILAR
Title language: spa
Alternative title(s):  
Date: 1943
Copyright
Composition: probably protected
Lyric: probably protected
Composer: Domingo Federico
Lyricist: Homero Expósito
Statistics
Object type Quantity
Performance 7
Track 31
Video 0
Identifiers
TIWC: T0370199340
SADAIC work number: 62720
Todotango.com work number: 130

Performance

#
Title
Genre
Instrumentalist(s)
Vocalist(s)
Perf date
1 A bailar tango      
2 A bailar tango   Roberto Goyeneche  
3 A bailar tango Aníbal Troilo Francisco Fiorentino 1943-11-05
4 A bailar tango Domingo Federico Armando Moreno 1953-11-04
5 A bailar tango Raúl Miguel Garello Roberto Goyeneche  
6 A bailar tango Ricardo Malerba Orlando Medina 1943-11-08
7 A bailar tango Orquesta Típica Porteña Roberto Goyeneche  

 

Fonti: https://elcoloquiodelosperros.weebly.comhttps://tango.info/,  http://www.discepolintango.com., https://tangoradioymashistoriastodotango

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