Chiquè, tango

Chiqué

Tango 1920

Musica di: Ricardo Luis Brignolo

Testo di: Ricardo Luis Brignolo

 

Ya me estoy poniendo mal de verte
asícon las pilchas tan de bute
y ese berretín que un gil de mucho vento
te compró para tenerte a su lado.
Si supiera que mañana te fugás para la vieja querencia,
aquel bulín donde los viejos recuerdos
y alegrías que vivistes te hicieron tan feliz.
Recuerdo que eras más linda que una guinda
y un pelpa de cien, y venías paseando tarde a tarde
con una piel de zorro y un encantador vaivén…
Y la barra de muchachitos te acechaba por doquier…
Te batían muchas cosas que te dije yo también.
Y hoy que el tiempo aquel ya se ha fugado y sin grupo te amaré,
porque manyo como te has portado
y conmigo nunca empleastes un chiqué.
Es por eso que te he respondido en todas las rachas de la vida…
Mi encantito, mi piba querida, soy de línea, soy de línea yo también.


Il sostituto (Illuso) 
Ora mi sta venendo mal di schiena
nonostante la biancheria di alta qualità
che per capriccio un pirla con molto denaro
ti comprò per tenerti al suo fianco.
Si suppone che domani te ne andrai dai vecchi affetti, 
da quell’alcova da dove i vecchi ricordi
e le gioie che vivesti ti resero tanto felice.
Ricordo che eri tanto graziosa come una cigliegina
e una moneta da cento, e venivi passeggiando dal pomeriggio alla sera
con una pelliccia di volpe in un incantevole viavai …
E la combricola di ragazzini ti  braccavano ovunque …
Ti confidavano molte cose che io pure ti dissi.
E oggi che quel tempo se ne è gia andato e senza balle ti amerò,
perchè capisco come ti sei comportata
e con me mai utilizzasti un sostituto.
E' per questo che ti ho corrisposto in tutti i momenti della vita …
Mi incantai, mia cara ragazza, sono in fila, sono in fila io pure.

 

Traduzione di Antoine Claire


Chiqué è un tango ii cui testo e musica appartengono a Ricardo Luis Brignolo, presentato nel 1920. I testi sono stati firmati da Brignolo con lo pseudonimo di Ricardo C. de León. Dedicato a Samuel Suarez Figueroa.

Ricardo Luis Brignolo ( Buenos Aires , Argentina , 7 marzo 1892 ) è stato uno straordinario bandoneonista, pianista, compositore e paroliere ispirato. Le sue opere sono una cinquantina, secondo Oscar Zucchi, ma solo ventitre sono state incise su disco e, tra esse, solo tre sono sopravvissute nel tempo: 'Chiqué' e 'Por seguidora y pot fiel', come compositore e  'Íntimas', come paroliere. 

Sebbene l'immigrazione francese in Argentina non fosse molto numerosa, alcuni fattori influenzarono, nei primi decenni del XX secolo la formazione delle parole del lunfardo originate in Francia.

Con l'ingresso nel Paese delle donne francesi per lavorare nella prostituzione e degli uomini della stessa origine con l'attività di procurare loro clienti, l'uso del francese all'interno di questa attività ebbe come lingua franca o gergo professionale, persone di diverse nazionalità, l'internazionalizzazione del tango e i viaggi in Francia dei frequentatori della Buenos Aires notturna.

 Una di quelle parole era il chiqué , tratto dall' argot du milieu (il gergo dei ruffiani), un'abbreviazione dell' espressione francese chiquer contre , versione deformata di chiquer comte, che a sua volta deriva da chiquer comtois, il tutto con il significato di "mentire e simulare " e, per estensione, "imbrogliare con false apparenze".

Secondo i ricercatori, chiqué ha diversi significati: giocare a muto o mentire, simulare, vantarsi, essere appariscente, lussuoso o mostrare eleganza

Chiquer significa anche masticare tabacco. Jean Lacassagne e Pierre Devaux dicono nel loro libro L'argot du milieu che "Il fatto di gonfiare una guancia con la punta della lingua come se si stesse masticando tabacco indica che ciò che verrà detto non dovrebbe essere preso sul serio.

Héctor e Luis Bates affermano ne La Historia del Tango che Brignolo sentì la parola chiqué da una ballerina e decise di usarla nel suo tango, dopo il periodo in cui si era esibito presso l'Accademia di ballo La Olla Popular, in via Sarmiento.

 Da parte sua, Francisco García Jiménez ha scrisse:

"Lavorando ne la 'olla popular', Brignolo sentì questa espressione da una ballerina francese, che diceva con intenzione traslucida al suo partner:"No hagás chíqué…. ….La  francesina spiegò il termine a Brignolo,  a cui piacque molto tanto da  intitolare un tango che aveva appena composto. Per queste due ragioni,  mi confidò, una volta, con queste parole sincere: "Avevo trasformato un brano in una fantasia che pensavo fosse troppo vanitosa per essere ballata.  Suonava bene, ma l'ho trovato pretenzioso. E come se dovesse guarirmi la salute, l'ho chiamato"Chiqué" . " 

Del Priore afferma che si ritiene che nella versione definitiva di questo tango siano intervenute altre persone e si è ipotizzato che potessero essere Juan Carlos Cobián e il "Alemán" Fritz, un violoncellista il cui cognome è sconosciuto tutt'oggi.  Prosegue dicendo che in un lavoro realizzato da diversi autori dell'Istituto Nazionale di Musicologia, è assicurato che il tango "assuma il suo profilo definitivo quando il tedesco Fritz aggiunse un contracanto ispirato".

 Più tardi ci fu un'altro testo, composto dal giornalista e autore teatrale Juan Carlos Fernández Díaz, ma la diffusione dell'opera è prevalentemente strumentale.

A partire dal 1943, una campagna iniziata dalla dittatura costrinse a sopprimere il linguaggio lunfardo, così come ogni riferimento alle droghe o a espressioni che in forma arbitraria erano considerate immorali o negative per la lingua o per il Paese. Fu così anche per le registrazioni fatte in quel periodo da Aníbal Troilo e Osmar Maderna, e Chiqué venne intitolata El elegante. Le restrizioni continuarono anche col governo costituzionale del generale Perón, e nel 1949 i direttori di Sadaic chiesero, in un'intervista, all'amministratore delle poste e telecomunicazioni di annullarle, ma senza risultato. Poi ottennero un'udienza con Perón, che ebbe luogo il 25 marzo 1949, e il presidente – che dichiarò di non conoscere l'esistenza di quelle direttive – le rese senza effetto. Così Chiqué, come molti altri tanghi, fu in grado di tornare al suo precedente nome. 

 Nell'ottobre del 1953 fu approvata la legge sulla  radiodiffusione n. 14 241, che non aveva disposizioni sull'uso della lingua popolare alla radio, ma le restrizioni in qualche misura continuarono e motivarono la denuncia di SADAIC nel gennaio 1950 all'irradiazione di certi argomenti di Radio El Mundo. Nonostante tale denuncia, nel 1952, la società degli autori concordava con le autorità un elenco di canzoni popolari che, per ragioni di buon gusto o decoro idiomatico, non dovevano essere trasmesse via radio. In breve, la SADAIC non mise in discussione la censura stessa, ma chi l'applicava.  Tuttavia, per paura dei musicisti alcuni pezzi, come il tango Al pie de la Santa Cruze la Milonga del 900 , continuarono ad essere eseguiti con modifiche nelle parti a cui poteva essere assegnato del contenuto politico.

Tra le orchestre che hanno registrato questo tango, citiamo, tra gli altri:

La parola del titolo fu usata più tardi, in altri tanghi e in altri poeti. Enrique Cadícamo, in "Che papusa oí"; Manuel Romero, in "Pobre milonga"; Carlos Lenzi, in "“Noches de Montmartre"; Juan Fernández, in "No me hagas chiqué", che incorporava il lunfardo.

Fonte: todotango, today's tango is..

Testi di Tango, con traduzione in italiano

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