La satira anti-italiana (quando gli immigrati eravamo noi)

di Mădălina Goga

Il ruolo dell'immigrato nella genesi del Tango

«Un argentino è un italiano che parla spagnolo, sogna in francese e lavora per un inglese.» (Un detto argentino)


L’influenza più nota nel Tango è stata rappresentata dalle diverse culture europee arrivate in Argentina all’inizio della seconda metà dell’Ottocento. L’avvio della Rivoluzione Industriale inglese, oltre ad uno sviluppo meccanico impressionante, ha favorito l’aumento della disoccupazione maschile. Pure in Argentina, ima6gesl’industrializzazione massiccia e veloce indusse il gaucho a traslocare in città per cercare lavoro. Gli europei iniziarono a migrare verso nuove rive, trovando in Buenos Aires la soluzione migliore. L’impatto di questo consistente flusso migratorio provoca nel criollo una reazione contrastante verso lo straniero. Lo aiuta ad integrarsi ma nello stesso tempo manifesta verso di esso una forte forma di xenofobia.
Le origini degli immigrati erano estremamente varie: ebrei, slavi, ungheresi, tedeschi ecc. però i più numerosi erano gli spagnoli e gli italiani (
Provenivano nella maggior parte dalla Liguria, dal Piemonte e dalla Sicilia). Mentre i primi non incontravano la barriera 22-El-cocolichedella lingua, gli italiani (molto più numerosi) dovevano sforzarsi per farsi accettare. Così nasce il personaggio teatrale Il Cocoliche (Elisabetta Muraca, Il Tango. Sentimento e filosofia di vita, Milano, Xenia, 2000, p. 28) che illustra lo straniero immigrato nella grande Buenos Aires e che cercava di imitare gli argentini. Oltre ai personaggi di teatro, l’apporto degli italiani nella cultura argentina ha lasciato tracce che si vedono anche oggi. Hanno portato le loro musiche (Per esempio, lo stile musicale napoletano con il suo sentimentalismo nostalgico. R. F. Thompson, op.cit., p. 59) e i loro balli e addirittura un nuovo linguaggio. Molti vocaboli presenti nel lunfardo provengono dall’immaginazione dell’immigrato italiano. Oltre al suo utilizzo nei testi del Tango canzone, il lunfardo è utilizzato anche oggi dagli argentini di qualsiasi ceto sociale.

Fonte: http://www.academia.edu

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