Il lunfardo

di Mădălina Goga


Secondo il dizionario della Real Academia Espagñola, il lunfardo sarebbe un linguaggio lunfardo-image2che nasce nella città di Buenos Aires all’interno della classe sociale bassa. Sembra che la parola lunfardo risultasse dalla declinazione della parola «lombardo» che in dialetto romano significherebbe «ladro», ladron in spagnolo, cioè delinquente. Con l’ondata migratoria, come già detto, arrivano in Argentina un numero alto di italiani: genovesi, piemontesi, napoletani e lombardi. Il ragionamento è il seguente: siccome in Lombardia avevano sede le principali banche italiane, i lombardi non apprezzando i metodi “poco ortodossi” usati dai banchieri li chiamavano «li lumbardi ladri». Via via, lumbardo mutò in lunfardo (A. Helman, op.cit., p. 100).tumblr_m3b1y6Pme11rn7stz
Innanzitutto, il lunfardo rappresenta proprio il modo di parlare della gente di bassa classe sociale, compresi gli immigrati italiani e i baschi spagnoli. Il vocabolario si forma principalmente attraverso il mutamento delle parole italiane, spagnole, tedesche o di provenienza aborigena Maipù, Quechua nella lingua spagnola argentina, ma anche attraverso un processo di inversione delle lettere all’interno della parola (esempio: la parola caffè si trasforma in feca oppure macho-uomo si trasforma in chona). Gli immigrati si creano in questo modo un microcosmo con il quale si identificano.
27956bafe26ea43edc52006de6a12af3Secondo Mario Teruggi (Mario Teruggi, Panorama del lunfardo, Buenos Aires, Ediciones Cabargon, 1974, p. 166), il linguaggio è una «convenzione che ha lo scopo sia di facilitare la comunicazione tra gli esseri umani sia di creare un simbolo sociale distintivo». Il lunfardo è un simbolo sociale sottomesso ad una critica sociale.
Il lunfardo si formò quindi nella cerchia degli immigrati, insoddisfatti dalle condizioni di vita (lavoravano troppo, guadagnavano poco). L’ingiustizia sociale a loro destinata prende coscienza nel lunfardo ma non rappresenta una forma di rivolta politica voluta. E', piuttosto, una reazione contro la cultura dominante, quella delle élite, che tende a
nave-immigrantideterminare i valori attraverso il potere, i mezzi di informazione e dell’istruzione, una cultura imposta. Il lunfardo sfida verbalmente la società contemporanea denigrando e umiliando tutto ciò che la cultura dominante considera di valore. Questa è la ragione per cui il linguaggio del popolo è pieno di parole di derisione. Si vuole criticare i valori promossi e difesi dalla cultura ufficiale. Mantenendo sempre questa direzione, il popolo preferisce non migliorare e continua a denigrare sé stesso. Nel lunfardo compaiono molte espressioni che provengono dall’ignoranza del popolo, cioè il popolo si impegna a parlare in un modo diverso, come sfida di fronte ai padroni c2a1c2a1c2a1c2a1c2a1della cultura. L’unità del nuovo linguaggio ha la funzione di “segno sociale”, che guillermoesprime l’irritazione per essere sfruttato e dominato e viene inoltre utilizzato, anche come strumento di tendenza della classe sociale bassa.
Secondo Teruggi, il sociologo francese Guiraud (
Mario Teruggi, Panorama del lunfardo, Buenos Aires, Ediciones Cabargon, 1974, p. 166) sottolineava che la lingua popolare, volgare, era vista come strumento principale nella lotta di classe. I lunfardismos venivano come una specie di boccata d’ossigeno per distogliere il pensiero dalle tensioni sociali, dalle ansie e sofferenze. Chi invece non gradiva questo linguaggio erano le dittature, gli aristocratici o i patrizi che lo valutavano essere degradante per il popolo.

 

Fonte: http://www.academia.edu

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