Le Danze del Folklore indigeno: La Baguala e il Bailecito

La "Baguala" è una musica cantata e ballata, che tra gli stili musicali indigeni
ha dato un primo apporto al folclore dell'area andina; si distingue in quanto si
ritiene sia antecedente alla civiltà "diaguita, calchaquì".
Baguala significa “selvaggio” in lingua quechua, genere di canto del nord dell’Argentina e della Bolivia.
La melodia è costruita sulla scala trifonica e in alcuni casi su scale


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miste, viene accompagnata con il caja, tipico tamburo, oppure battendo il ritmo
sulla cassa della chitarra.
I passi del ballo che vengono eseguiti con questa musica sono estremamente semplici e ripetitivi, un camminare con doppiature di passo per effettuare lente rotazioni.


Il "Bailecito" è una danza del folclore indigeno andino, con radici arcaiche, le tradizioni ricorrerebbero alla dominazione Incas.
Le prime tracce documentate di questo ballo risalgono alla prima metà del XIX secolo nella provincia Jujuy.


Presumibilmente può considerarsi proveniente da un ballo spagnolo arrivato
insieme ai conquistadores, che miscelandosi col folclore indio-andino passò nei
primi anni del secolo XIX durante il periodo coloniale verso le province di Catamarca, Tucumán, Santiago del Estero e Córdoba.
In effetti una volta definito come musica e serie di passi dalla comunità contadina, si estese velocemente per il nord est e per il centro comprendendo la regione cuyana.
La contaminazione della musica del "Gato" ha influito notevolmente su questa danza, tanto che in un primo momento si pensò fosse una variazione dello stesso ballo.
Nella terminologia popolare della metà del 1800, in alcune regioni mesopotamiche, presumibilmente indicavano erroneamente come gato questo ballo.
Venne ballato fino alla fine del 1800 nelle province di Salta, Jujuy, Catamarca, Tucumán, Santiago del Estero, Córdoba.
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Oggi fa parte dellamusica tradizionale e del folclore argentino e viene danzato normalmente per spettacolo o a richiesta in feste popolari, da gruppi di ballo specializzati in danze folcloristiche.
La prima versione musicale pubblicata in Argentina fu registrata a nome di Andrés Chazarreta nel 1916, una seconda pubblicazione fu di Manuel Gòmez Carrillo nel 1920.
Questa danza incontrò il favore della popolazione e continuò ad essere ballata fino all'inizio del 1900 nella città di Jujuy ed in tutta la regione di Salta. Anticamente veniva danzato collettivamente, ora è una danza di coppia ed i ballerini sono generalmente una o due coppie per ogni danza.
Il cavaliere in tutte le figure cerca di corteggiare la dama e le esprime la sua
ammirazione con movimenti e sventolii di un grande fazzoletto.
La storia di questo ballo è alquanto confusa, in quanto il suo nome indica normalmente un generalità di danze che fanno riferimento a folclori extra nazionali quali, quelle
del Perù e della Bolivia, oltre che al folclore del nord dell'Argentina.
Altro motivo di confusione fu che il nome "bailecito" in diverse province del centro e
del nord-est vengono ad identificare come ballo il "gato" specialmente nelle sue
varianti.

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