IL MIO PRIMO TANGO ARGENTINO ~ Romanzo ~ di Antoine Clair – 18° puntata
IL MIO PRIMO TANGO ARGENTINO
(Romanzo)
El Boleo
( in 8 tempi)
Settimana tranquilla con l’unica variante di una scappatina di venti minuti dal rigattiere, tanta polvere niente di nuovo, quel grosso scatolone che sistemai prometteva molto, in realtà conteneva solamente musica per ballo liscio.
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Dopo questa piccola disillusione divenne prepotente in me il desiderio dell’incontro con l’oramai affiatato gruppo della scuola di tango, in effetti l’attesa era quasi paragonabile ad una leggera sofferenza, che riappariva stranamente ogni momento in cui non ero impegnato.
Una maggiore disillusione l’ebbi il giorno della lezione.
Arrivai come al solito con qualche minuto di anticipo ma questa volta non riscontrai nei miei compagni d’avventura il solito interesse.
“Ultima lezione?”
Mi chiese Laura vedendomi guardare i partecipanti che entravano quasi distrattamente e poi le risposi con un probabilmente, con tono quasi rassegnato.
Questa volta nessuno corse o si preoccupò se gli istruttori fossero o no in ritardo.
Aleggiava tra i partecipanti quasi uno sconforto, un’amarezza come se qualcosa che ci aveva tenuto impegnati ed uniti per molto tempo ci venisse portato via contro la nostra volontà.
In effetti l’unica persona che entrò sorridente in sala fu proprio Alessandra.
Entrò declamando un saluto a tutto il popolo tanghéro e con ampi gesti delle braccia ed inchini disse:
“Posso salutare tutti voi o maestri del tango? Cosa mi sono persa d’interessante? Non ditemi che solo io sono in ritardo?”
Poi dopo aver guardando l’orologio con un sospiro si diresse verso la sua ormai consolidata postazione, sottolineando che anche lei era in perfetto orario.
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Resasi conto della tristezza che aleggiava in sala, notando svariate persone che mostravano con evidenza malinconia dipinta sui visi i saluti di risposta non certamente di allegria, si avvicinò a me con titubanza e mi chiese:
“Non è per caso che la mia abbronzatura indisponga qualcuno? Come mai gliistruttori non sono ancora qui? E' successo di grave in mia assenza?”
Mentre con una mano le presi la sua, con l’altra le feci cenno di calmarsi, la accompagnai verso la sedia su cui normalmente si cambiava le scarpe e le feci capire con poche parole che tutto era normale.
“Vedi Alessandra, non è successo proprio niente, ma oggi è l’ultima lezione ed alcuni sono dispiaciuti. Nonostante la tua avvenenza e la piacevole abbronzatura che ti da un’espressione solare, alcuni non riescono a digerire il fatto di non poterti più rivedere”.
Subito mi chiese chi erano quelli che soffrivano di nostalgia per la sua
mancanza.
“Io per esempio!”
Ma proprio in quel momento entrarono i due magnifici, che non dettero ad Alessandra la possibilità di ribattere, anche per il fatto che entrarono di gran fretta e con una battuta spiritosa creando un minimo di ilarità.
“Aspettavate noi? Dai su su, tutti in posizione …. chi abbiamo qui per ospite nell’ultima lezione, una cubana?”
Poi inserendo subito un languido tango ci consigliarono di effettuare un riscaldamento mentre loro si cambiavano.
Uscirono quasi subito, ma si fermarono a guardarci compiaciuti per tutto lo svolgimento del brano musicale.
“Bravi, anzi bravissimi, vediamo con piacere che siete ben affiatati. Quindi passiamo subito ad imparare il Boleo”
Abbraccio classico con posizione di riposo.
Primo passo della Salida Basica, indietro o di fianco a vostra scelta(1).
Il secondo passo è il classico della Salida Basica (2).
Il terzo passo comporta una rotazione del partner in senso antiorario in modo da poter far ruotare leggermente la dama che porterà la gamba sinistra indietro senza però darle la possibilità di appoggiare il piede per la chiusura del passo che rimarrà tutto al più momentaneamente appoggiato in punta (3).
Il partner non esegue il quarto passo ma rimanendo con le gambe aperte, riporta il peso del suo corpo sul piede destro contro ruotando con leggero scatto il busto in senso orario (3e4).
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Per effetto del contraccolpo la dama solleverà solamente il piede sinistro mantenendo il ginocchio fermo, la gamba disegnerà come un cerchio che riporterà lo stesso piede verso terra.
Quinto passo, il partner chiude le gambe spostando il piede destro verso il sinistro posizionandolo parallelo e vicino a questo, il piede sinistro assumerà il peso del corpo (5).
Per effetto dello spostamento del corpo del partner, la dama continuerà il movimento della gamba verso la sua destra spostando il proprio corpo con leggera rotazione in senso orario.
Ruotando in senso orario muove la sua gamba passandola davanti al partner e contro ruotando leggermente per allinearsi frontalmente effettua l’incrocio dei piedi.
Siamo nella posizione di chiusura del quinto passo.
La chiusura della Salida Basica con i tre soliti passi (6,7,8).
In effetti nonostante la semplicità della sequenza, mentre ai nostri maestri riusciva sempre splendidamente, nelle diverse coppie che si cimentavano ad eseguirla mancava sempre qualcosa.
“E’ la fretta o la mancanza di concentrazione sui movimenti della vostra dama!”
Ripetevano a quelle coppie dove il partner sembrava volesse strapazzare la propria ballerina.
Bene o male riuscimmo tutti ad effettuare questo passo che conteneva una guida decisa da parte del partner, per effettuare questa sequenza ne furono messe fuori uso almeno una decina utilizzando poi tutte quelle di riserva!
“Mi sembra il Relly di Dacar!”
Sbottò Achille, esperto in auto da competizione, vedendo le diverse dame sedute ai bordi della pista (da ballo) e sulle sedie del bar intente a massaggiarsi le caviglie!
Visto che mancavano ancora una ventina di minuti gli istruttori consigliarono di inserire questa nuova sequenza alternandola ad altre sequenze o solamente inserendola al posto di una Salida Basica.
Altri tentativi con risultati alterni, ma sicuramente posso affermare che alla fine della lezione, non smentito dai nostri magnifici due, l’esito era da considerarsi valido, a parte le invalide!
I nostri istruttori si compiacquero per il risultato del corso, dando un parere più che positivo sugli apprendimenti in generale, con molti elogi sui buoni risultati di coppia.
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Saluti ed commiati generali con strette di mano ed un sentito arrivederci da parte di tutti per un eventuale aggiornamento sui passi fatti o per un eventuale nuovo corso di perfezionamento.
Poi gli istruttori ci promisero che nella prossima settimana ci avrebbero telefonato per un appuntamento generale in una piccola ma simpaticissima milonga di periferia.
Sarebbe stato un modo simpatico e corretto per confrontarsi senza la forzatura dell’aggregazione per il corso e per metterci alla prova senza le scusanti dell’apprendimento.
Il fine settimana fu estremamente proficuo, mi telefonarono due signore quasi anonime del gruppo trascurato delle scoppiate, una delle quali si presentò come parente stretta della mia generosa benefattrice.
Entrambe confermarono la loro partecipazione alla milonga del sabato mentre la seconda dama mi promise altro materiale inedito.
…Continua…
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