Il Tango Argentino crea dipendenza come la strana piaga del 1518

tangotriste

Secondo gli scienziati, il Tango Argentino crea dipendenza in quanto letteralmente coinvolgente. (Da Seriously Science, November 12, 2014)

Ecco un'altra voce da aggiungere alla lista delle cose che possono causare dipendenza: il tango argentino. Questo documento è un sondaggio su casi presi a campione e riporta i risultati di oltre 1000 abbonati alla rivista Seriously Science on-line di tango. Sulla base di questi studi, il tango può essere classificato come una dipendenza sulla base di alcune linee guida psichiatriche. Anche se le conseguenze di questa dipendenza erano principalmente positivi, molti ballerini segnalano di avvertire i sintomi di astinenza quando non ballano, tra cui anche "tristezza, sensazione di disagio e formicolio alle gambe ." Forse questo spiega, finalmente, l'epidemia di danza del 1518?

3416407_640pxTutto ha inizio in un francesissimo giorno di Luglio del 1518 a Strasburgo, all’epoca una delle principali città commerciali del Sacro Romano Impero. È una tipica giornata medievale, finchè Frau Troffea, molto probabilmente una donna popolana, scende in strada e comincia a ballare. Nessuna gioia sul viso, il corpo preso dagli spasmi di una danza sfrenata. Si muove ad un ritmo che sente solo lei, non si ode nessuna musica nell’aria. La gente ride, probabilmente, o si fa il segno della croce per proteggersi da una chiara manifestazione del demonio; ma in fondo, non è niente di così anormale in una città segnata da pestilenze, possessioni e stregoneria. Non c'é una vera e propria ragione, la donna balla, balla in maniera concitata e non la smette più. Ormai sono ore che Frau Toffea balla, e le persone la guardano sempre con più interesse, lei balla e si sposta lungo la città. Il mattino dopo, le persone ancora la vedono ballare, il suo é un ballo concitato, irrefrenabile. Ormai arriva la sera, siamo al secondo giorno, ma la donna continua a ballare, e non la  smette.Cos’altro vi serve per scatenare un caso di isteria di massa di proporzioni epiche La mattina dopo continua, le persone sono sempre più incuriosite, la donna sembra in estasi,  sembra davvero parlare con Dio, non guarda in faccia nessuno e continua a ballare. Ecco allora che qualcuno vuole imitarla ed inizia a ballare…Questo durò tra i quattro ed i sei giorni. In una settimana altre 34 persone presero a ballare, ed entro un mese vi furono circa 400 ballerini. Nonostante i tentativi per fermarli e permettere loro di riposare, bere e mangiare, alcuni di questi danzatori folli finiscono per morire di stenti, attacchi di cuore o malori. Le autorità si convinsero del fatto che, se i colpiti dall'epidemia di ballo non avessero danzato, la loro salute ne avrebbe risentito. Quindi misero quindi per le strade dei musicisti, che a ritmo di tamburi e flauti mantennero il ritmo per i ballerini. Le autorità e gli esperti si resero conto che la danza non stava ottenendo l’effetto desiderato e tornarono dunque sui loro passi, balzando all’ovvia conclusione: la maledizione divina era probabilmente ad opera di qualche santo, o san Giovanni o san Vito (il protettore degli epilettici). Viene quindi eretta una statua a suo nome). I sopravissuti alla piaga vengono costretti ad un periodo di preghiera e pentimento. Alla fine dell’estate, la febbre del ballo abbandona finalmente Strasburgo e la vita torna a scorrere tranquilla.

Storici e psicologi si sono scambiati per anni possibili spiegazioni scientifiche del fenomeno, senza giungere però ad una conclusione accettata univocamente. La piaga della danza, va specificato, non sarebbe un evento isolato. L’epidemia della danza di Strasburgo è, senz’ombra di dubbio, un episodio unico per il numero di persone coinvolte e per le decine di vittime che ha causato. E’ infatti molto difficile riuscire a pensare che un episodio di isteria di massa riesca ad indurre una persona addirittura a morire di stenti; in genere l’istinto di sopravvivenza riesce a prevalere. Piaga del balloEcco quindi perché l’episodio del 1518 è sempre stato particolare oggetto di dibattito. Le cause attribuite all’epidemia della danza, escludendo quelle sovrannaturali, sono principalmente due:

1) Intossicazione alimentare da Ergot, un parassita, in genere definito muffa, i cui effetti sull’essere umano variano dagli spasmi convulsivi, alle allucinazioni fino anche ad arrivare ad una spiacevole gangrena delle estremità del corpo. Nel medioevo questa intossicazione alimentare era conosciuta con il nome di “Fuoco di Sant’ Antonio“; sotto questo termine veniva compreso anche il sicuramente meno pernicioso herpes zoster, che in alcuni sintomi coincideva con gli effetti dell’ingerimento dell’ergot. Non parliamo solo di morti per gangrena e intossicazione, ma di veri e propri focolai di follia collettiva; le persone erano prese da spasmi incontenibili e vittime di allucinazioni a sfondo demoniaco. Non per niente, fu proprio a partire dall’ergot che il chimico Albert Hoffman sintetizzò l’LSD intorno al 1940.

2) Isteria di massa causata da stress sociale e religioso. Oggi potremmo definirlo come un episodio di isteria di massama resta comunque un episodio misterioso e di difficile interpretazione, quasi sconosciuto nel Nostro paese.

Il tango argentino è quindi un'altra dipendenza comportamentale?

"SCIENZIATI: quello di dipendenza comportamentale è un concetto emergente basato sulla somiglianza tra i sintomi o sensazioni fornite da farmaci e quelli ottenuti con i vari comportamenti come il gioco d'azzardo, ecc A seguito di uno studio osservazionale di un ballerino di tango che espone i criteri di dipendenza da questa danza, abbiamo effettuato un sondaggio per valutare se questo caso è stato unico o frequente nella comunità tango.tango

METODI: Abbiamo progettato un sondaggio online sulla base dei criteri di dipendenza Goodman DSM-IV e abbiamo aggiunto le domande relative agli effetti positivi e negativi di tango e di una auto-valutazione del grado di dipendenza da tango. Il questionario è stato inviato via internet a tutti i ballerini di tango che hanno sottoscritto "ToutTango", una rivista mensile elettronica. La prevalenza della dipendenza è stato analizzato utilizzando DSM-IV, i criteri di Goodman e i punteggi di auto-valutazione separatamente. 

RISULTATI: 1.129 ballerini di tango risposto al questionario. I tassi di dipendenza erano 45,1, 6,9 e 35,9%, rispettivamente, secondo il DSM-IV, i criteri di Goodman e punteggi di auto-valutazione. I sintomi fisici di astinenza sono stati riportati dal 20% di tutto il campionario e un terzo ha descritto un forte desiderio per la danza. Effetti positivi sono stati elevati, sia in gruppi di dipendenti e non dipendenti e sono stati nettamente maggiori degli effetti negativi. A lungo, la pratica di ballare il tango, non ha modificato il tasso di dipendenza o ridotto il livello di effetti positivi.

CONCLUSIONI: Il tango-danza potrebbe portare alla dipendenza, come attualmente definito. Tuttavia, questa dipendenza è associata ad effetti positivi segnalati e sostenuti, mentre i negativi sono pochi. Identificare il substrato preciso di questa dipendenza ha bisogno di ulteriori indagini"

 

Fonte: http://tango.science/post/144294069227/according-to-scientists-argentine-tango-is

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>