Le Danze del Folklore argentino: “Huayno” o “Huaiño”, Il “Loncomeo” e il “Choiké perrún”

 

 

 

 

 

Il "Huayno" o "Huaiño" è un genere musicale e di danza folcloristica di origini pre-ispaniche, che risale al passaggio precolombiano degli Incas. E' tuttora molto diffuso tra le popolazioni andine.

Un tempo veniva utilizzato normalmente per accompagnare tradizionali cerimonie religiose degli Incas, poi trasformato ed evoluto sotto l'influenza spagnola per le feste e ricorrenze cristiane, comunque tuttora cantato in dialetto o meglio in lingua guechua.

 

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Le melodie eseguite con ritmo di 2/4 vengono accompagnate da vari strumenti, tra i più usati il guena, tipico flauto, il charango, chitarra di piccola taglia, la zampogna, piffero a più canne e in tempi più recenti il violino, l'arpa e la fisarmonica.
Anche la danza viene presentata in coreografie diverse, vi sono delle scenografie huayno ballate durante particolari feste, che prendono forma come ballo di gruppo, dove i partecipanti alla danza formano un cerchio tenendosi per mano, stringendosi ed allargandosi alternativamente a tempo di musica.

 

 

 

Il "Loncomeo" ballato in tutte le province del sud, fonda le sue origini nella cultura Tehuelche Mapuche, nella quale la musica e la danza si fondono con il canto e quindi con una particolare lingua.
Il loncomeo o lonkomeo espresso con musica e danza sostanzialmente è una preghiera, assorbita dal folclore mapuche, probabilmente presa dalla cultura tehuelche. Si tratta di una danza con finzioni e farse, che ricordano fatti storici ed è ballata esclusivamente da uomini al suono del kultrùn, lo strumento musicale più comunemente usato.
Questa danza si balla principalmente durante il "ngillatùn", che è la festa principale dei
mapuche.
Il loncomeo tradizionale ha dato origine ad una forma musicale del folclore moderno, a cui ricorrono abitualmente compositori e musicisti che vogliono interpretare la musica patagonica.
Nel salvataggio del loncomeo si evidenziarono le composizioni di canzoni folcloristiche dei "Los Hermanos Berbel" autori tra gli altri loncomeos conosciuti del brano "Quimey Neuquén".
Tra gli altri titoli famosi è giusto nominare i seguenti loncomeos, la "Rogativa de loncomeo" di José Larralde e il "Loncomeo" di Rubén Patagonia.
La parola Loncomeo, proviene dalla lingua araucana "lonco" (testa) e "meu" (vai e vieni).
Questo termine è riferito alla caratteristica molto specifica di questo ballo, in cui i ballerini scrollano le loro teste in modo vigoroso senza perdere il ritmo della danza.


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Fu proprio il ricercatore Rodolfo Casamiquela che sostenne le origini tehuelche, localizzate nella Patagonia orientale, che in seguito le trasmisero ai mapuches.

Questa danza esclusivamente maschile viene ballata da sei uomini seminudi e scalzi, i primi cinque rappresentano la testa e portano tra i capelli delle vistose piume, mentre il sesto rappresenta la coda.
Nel "Choiké perrún", ballo del nandù, il principale sottogenere del loncomeo, i ballerini imitano i movimenti della testa del nandù, un uccello tipico della Patagonia assomigliante allo struzzo africano.

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