La strada del tango – Parte 6: L’evoluzione della moda tanguera

di Talonsonero

I primi abiti del tango erano parte dell'abbigliamento urbano che usavano le classi povere e le classi operaie.
L'abbigliamento dell'uomo emulava quello del “compadrito” ed era caratterizzato dalle scarpe con il tacco alto, il sombrero di feltro e la cravatta di seta mal annodata.

I musicisti più famosi, come Gardel, portavano spesso una sciarpa di seta, abiti con doppiopetto, i capelli pettinati indietro.
Negli anni '80 il coreografo argentino Claudio Segovia presentò a Parigi per la prima volta e, successivamente, in tutto il mondo, lo spettacolo di grande successo “Tango Argentino”. In questo spettacolo veniva rappresentata la storia del tango. Massima cura fu messa anche nella scelta dei costumi, cercando di utilizzare abiti originali e in generale riproducendo l'abbigliamento che ha caratterizzato il Tango nelle sue fasi storiche. Nello spettacolo il “compadrito” del 1890 indossava stretti pantaloni neri, una giacca corta nera, fazzoletto, cappello nero Fedora e stivali di pelle nera. Le donne portavano abiti tradizionali contadini, abiti lunghi , larghi, bianchi, grigi e neri lunghi fino al pavimento, senza fronzoli o decorazioni, e stivali.ffcf5ee41939cab32935985c4efdf131
Il tango ebbe un grande impatto sull'abbigliamento femminile dal 1910.
Gli abiti divennero più leggeri, realizzati principalmente in raso (satin).
Il “satin tango” arancio e giallo era richiestissimo e il “tango visite” era un vestito molto popolare caratterizzato da un top trasparente e comodo e una gonna che arrivava a metà polpaccio.
Gli abiti erano pensati per agevolare un abbraccio stretto, per rendere il movimento del busto più comodo, specialmente nelle dissociazioni, e dare comodità alle gambe quasi costantemente intrecciate. Uno stile in contrapposizione a quello della “chica Gibson” (ideale femminile dell'epoca) presentata con abiti erano lunghi e girovita stretti.
Per gli uomini lo stile era classico; indossavano un abito scuro, con camicia e cravatta, scarpe classiche, addirittura bicolori stile “belle epoque”.
Il grande El Cachafaz indossava sempre una giacca nera e pantaloni a righe (nero e grigio) per il tango figurato e uno smoking nelle milonghe.
Negli anni '50 il rock and roll si impose come nuova mania e nuova tendenza, frenando lo sviluppo della moda tanguera.
Il tango internazionale ebbe la sua coraggiosa ripresa negli anni '80 e '90. L'abbigliamento qui ha cominciato a svilupparsi in due direzioni, da una parte si ispirava all'abito tradizionale, dall'altra subiva l'influenza dall'attualità in particolare nell'ambito del tango da palcoscenico, tango escenario. Comunemente le donne indossano lunghi abiti neri con spacchi alti, fino a metà polpaccio o top dalle bretelline filiformi, o accollati, che lasciano la schiena scoperta.
Gli uomini indossano abiti audaci e brillanti, camice sgargianti e pantaloni rigorosamente “large fit” ed abbinati spesso a scarpe ginniche o ancora più informali. Per alcuni è sufficiente una maglietta ed un paio di jeans.
Qualche linea di moda gioca con questi cliches disegnando abiti stravaganti più adatti ai professionisti, che ai milongueri ordinari.

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