La strada del tango – Parte 5.1: La musica della prima metà del 900

di Talonsonero

La strada del tango – Parte 5.1: La musica della prima metà del 900

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Origini dell'Orchestra tipica ed evoluzione del tango (1910-1940)

Già attorno al 1910 nasce una nuova generazione del tango. Il bandoneon era ormai lo strumento principale della formazione e il ritmo era cambiato dal rapido, allegro e mosso del due quarti al lento melodico e malinconico del quattro ottavi. Questo era avvenuto causa della scarsa conoscenza e capacità di lettura dei primi bandoneisti. In questo periodo invece i musicisti avevano una preparazione migliore e molti avevano studiato nelle accademie o nei conservatori. Il piano smise di essere solista e iniziò a integrare la formazione insieme al bandoneon, la chitarra, il flauto, il violino creando le basi dell'Orchestra Tipica.
Successivamente le formazioni divennero anche più ricche e si formarono quintetti, sestetti e formazioni più numerose.
Le orchestre tipiche in genere comprendevano da cinque a dieci musicisti, a volte di più, includendo da due a cinque violini, da due a quattro bandoneon, un pianoforte, un contrabbasso, un cantante, talvolta, una o due chitarre e strumenti come il violoncello, clarinetto e viola. Il sestetto tipico, costituito da due violini, due bandoneon, un contrabasso e un piano, era la formazione più frequente, tanto che questo periodo è conosciuto come "de los sextetos típicos" . Fu un periodo di grande risalto in cui cominciarono a ricorrere i soli strumentali, le variazioni, i dialoghi fra gli interpreti, la tecnica del legato e altri elementi che arricchirono l'interpretazione. L'orchestra tipica pose le sue basi nei teatri. Qui lavorarono orchestre che pur non arrivando ad incidere dischi, ebbero molto successo. Nacquero le grandi orchestre, come quelle di Juan Carlos Cobian e Francisco Canaro, che hanno raggiunto fama internazionale. Contemporaneamente si svilupparono altre storiche orchestre come quelle di Osvaldo Fresedo, di Horacio Salgany Carlos Di Sarli.
Nel 1913 nacque la figura più emblematica del tango: Carlos Gardel, che iniziò la sua carriera come payador nei bar di Buenos Aires, formò un duo con José Razzano, che durò fino al 1925 e con cui registrò il suo primo successo "Mi noche triste", con il testo di Pascual Contursi e la musica di Samuel Castriota, vendendo, nel 1917, 100.000 copie. Fu un successo immediato nei paesi dell'America Latina. Nel 1928 durante un viaggio in Francia, furono vendute 70.000 copie dei loro album. Gardel registrò 770 canzoni delle quali 514 sono tanghi. Gran parte della sua musica è stata composta da lui, mentre il poeta Alfredo Le Pera è stato autore dei testi. Egli è riconosciuto come il creatore del genere tango-cancion. Ha cantato in tutte le città più importanti del mondo, in particolare in Francia e negli Stati Uniti, dove ha anche girato alcuni film. Morì nel 1935 in un incidente aereo a Medellin, in Colombia, durante il tour con cui promuoveva, il film “El dia que me quieras”, insieme a Le Pera, tragicamente scomparso anche lui nell'incidente.
In quello periodo emersero altre importanti figure del tango, come Enrique Cadicamo, Enrique Santos Dicépolo, Tita Merello, Nelly Omar, Azucena Maizani, Libertad Lamarque, fra gli altri, e anche quelli che sono considerati successori di Gardel, come Hugo Carril, Agustin Magaldi e Ignacio Corsini.
Nel 1930 i testi assunsero uno stile drammatico legato al difficile periodo storico. Nessuno come Enrique Santos Dicépolo e Enrique Domingo Cadicamo espresse meglio questo sentimento. Famosa ed emblematica del periodo la frase di Dicépolo “Es un pensamiento triste que se baila”.
La crisi influenzò l'Argentina e il mondo del tango fino al 1930. Juan D'Arienzo si impegnò in un cambiamento, con il suo stile ritmico."El rey del compás" recuperò il due quarti con arrangiamenti moderni che "llamaban a bailar". Gli strumenti della sua orchestra, suonavano all'unisono, si poteva distinguere solo la linea guida del piano e qualche contro-canto del violino.
Nel periodo fra il 1920 e 1940 nasce la cosiddetta “Guardia Nueva” che riveste una grande importanza per l'innovazione portata nel tango in termini di musica, poetica, interpretazione ed esecuzione. Caratterizzata dalla qualità musicale e professionale dei musicisti dette impulso a ritmi più sostenuti, favorì l'emergere di nuovi solisti e professionisti. L'orchestra diventò un tutt'uno, pur offrendo spazio alle individualità al suo interno. Fra i musicisti che si distinsero nella “Guardia Nueva” ci furono Julio De Caro, Aníbal Troilo, Osvaldo Pugliese, Osmar Maderna, Ricardo Tanturi, Miguel Caló, José Basso, Francisco Rotundo, Alfredo Gobbi, Osvaldo Fresedo, Ángel D´Agostino e la orquesta de Enrique Francini e Armando Pontier.
Julio De Caro iniziò a scrivere il tango in quattro ottavi, invece che in due quarti, mentre la danza si adattava a un ritmo più lento e più calmo, quasi una camminata. De Caro lavorò per abbellire la melodia con l'accompagnamento armonizzato del pianoforte, il fraseggio e le variazioni del bandoneon, il contrappunto al tema centrale del violino e i solo del pianoforte e del bandoneon.
Osvaldo Fresedo, il bandoneonista conosciuto come "El Pibe de la Paternal", apparteneva a una corrente diversa da quella di Julio De Caro, una corrente "conservadora" caratterizzata dagli schemi strumentali della Guardia Vieja, ma anche influenzata dal jazz e favorevole all'introduzione di nuovi strumenti in orchestra come l'arpa, vibrafono e percussioni.
Il famoso bandoneonista Anibal "Pichuco" Troilo è stato un altro grande innovatore nel tango, ha esaltato l'importanza della melodia e del testo, aiutato nelle sue composizioni da grandi poeti e dall'interpretazione di molti dei più grandi cantanti: Fiorentino Marino, Ruiz Rivero, Rufino, Goyeneche.
Anche il grande pianista e direttore d'orchestra, Osvaldo Pugliese, soprannominato "El Santo del Tango" è stato uno degli esponenti della Guardia Nueva, il suo stile si consolidò soprattutto nella musica strumentale ed è considerato forte e persino violento.
In questo periodo il tango trionfa in Europa grazie all'attività svolte agli inizi del secolo da figure come Alfredo Gobbi. Il successo, a differenza del carattere popolare assunto in Argentina, era circoscritto alle classi elevate e proseguì fino all'inizio della seconda guerra mondiale.
I luoghi tipici del tango in Europa erano i postriboli, café, ma anche teatri e altri luoghi accettati.
Spagna e Francia sono i due paesi dove il tango registrò il maggior successo e in particolare a Parigi. Sulla scena europea si esibirono tra gli altri, grandi figure come Alfredo Gobbi, Carlos Gardel, Eduardo Arolas, Eduardo Bianco, Francisco Canaro, i fratelli Spaventa.

L'epoca d'oro del tango

Il periodo dal 1940 al 1950 è considerato la "época de oro del tango". I fattori alla base di questo sono numerosi, la quantità di interpreti, musicisti di qualità, il numero di composizioni. Nessuna altra città del mondo poteva vantare un maggior numero di orchestre. A Buenos Aires nella decade del 1940 erano attive circa duecento orchestre. Conclusa l'era dell'improvvisazione e dei musicisti “de oido”, le orchestre erano caratterizzate da grande competenza. Grandi poeti scrissero per il tango e proliferavano i balli. Anche i media supportarono il fenomeno. Nel 1942 circa venti radio private e trentasette stazioni in onde medie dedicavano trasmissioni al tango.
Nel periodo d'oro, il tango era presente nei locali notturni più lussuosi e spesso anche nei café e la gente per pochi centesimi poteva bere un caffè e ascoltare il tango. Nei caffè non si ballava, ma si ascoltavano le varie formazioni che si alternavano durante il giorno. Le orchestre suonavano circa mezz'ora e riposavano per un'altra mezz'ora, questo intervallo permetteva il pagamento del conto e il ricambio del pubblico. Le formazioni erano presentati da animatori provenienti dalla radio come Julio Jorge Nelson, Roberto Gonzáles Rivero, Hernán Biancotti, Ángel Rojas y Jorge Fontana. Il pubblico scriveva i nomi delle composizioni che gradiva ascoltare sui tovaglioli che i camerieri facevano avere ai direttori d'orchestra. Queste informazioni servivano anche ai produttori discografici per selezionare le composizioni da pubblicare e diffondere per radio. Un sistema opposto a quello adottato oggi.
Le confiterías erano diverse dai caffè, potevano essere da ballo o meno, erano più grandi, meglio arredate e le orchestre condividevano lo spazio con gruppi di jazz.
I Club sociali e di calcio organizzavano anche serate danzanti ogni fine settimana con le orchestre tipiche.
Ma i veri pilastri del tango erano i cabaret, che si trovavano per lo più nel centro di Buenos Aires avevano una clientela stabile.
Nel 1943 i prezzi dei biglietti per ascoltare un'orchestra di tango erano circa $ 2 per gli ospiti e $ 0,50 per le donne.
I Club competevano con i teatri del centro come il Teatro Maipo, il Teatro Avellaneda, il Politeama e il Blanca Podestà anticamente chiamato Teatro Smart, che aprivano le loro porte e ritiravano le loro sedie per fornire lo spazio per i concorsi di danza e di carnevale organizzati. Il carnevale era così in auge che giornali come El Mundo pubblicavano sei pagine con gli articoli relativi a queste serate.
Il numero di registrazioni diffuse sul mercato dalle varie case discografiche, superava la media giornaliera di tre album. C'è stato un significativo aumento delle vendite derivato dalla competizione fra le etichette Odeon e Victor. Quando un artista registrava un successo subito l'altra casa registrava lo stesso tema. Quella del disco è diventata una grande industria nazionale. Nelle case di vendita, i giovani potevano stare due o tre ore ad ascoltare i dischi nelle cabine predisposte a questo scopo.

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