La strada del tango – Parte 5.2: La musica dalla seconda metà del 900

di Talonsonero

Parte 5.2: La musica dalla seconda metà del 900

Anni cinquanta: le difficoltà del tango

Nella decade che va dal  1950 al 1960 occorsero alcuni eventi, estranei al mondo del tango, che in qualche modo misero in difficoltà le orchestre. Il processo politico-sociale impose la promulgazione di leggi a tutele dei diritti dei lavoratori, leggi disattese. A questo si aggiunse un'inflazione incontrollata dopo 1945, il fallimento della politica di nazionalizzazione e del liberalismo imposti dalle autorità militari. Queste e altre ragioni portarono alla scomparsa dei cabaret. Inoltre cominciavano ad aver successo sul mercato argentino le musiche straniere, come jazz e latino-americano, che, veicolate anche dal cinema, modificarono il gusto del pubblico a discapito del tango. A questo si aggiunse l'accresciuto successo del folklore che nel 1952 e 1954 eguagliò o superò nelle vendite la produzione tanguera. Il tango venne sostituito in alcuni locali tradizionali da altri stili musicali. Tutto ciò portò al ridimensionamento delle orchestre di tango, con conseguenze occupazionali per cantanti e musicisti. Per sopravvivere alcuni direttori d'orchestra di tango furono costretti costretti, per assicurarsi un reddito, a dirigere piccoli ensemble musicali, mentre i musicisti, perduto il posto di lavoro, hanno dovuto formare piccoli gruppi più piccoli, trii, quartetti e quintetti. Un altro elemento che ha portato problemi alla scena del tango fu la comparsa dei disc-jockey che passavano musica registrata animando spettacoli musicali radiofonici e spettacoli dal vivo, in luoghi come i club, i salon, le confiterías o i bailes barriales. Le grandi orchestre venivano convocate eccezionalmente raccogliendo musicisti al momento e solo per l'occasione mentre si moltiplicarono le piccole formazioni, che per rimanere sul mercato discografico dovettero innovare e modificare il repertorio allontanandosi dalla tradizione e dal sentire popolare. Nonostante questa crisi, alcuni cantanti sono riusciti a resistere nelle orchestre, alcuni esempi sono stati i casi di Jorge Sobral, Maure Hector Raul Beron, Edmundo Rivero, Alberto Marino, Roberto Goyeneche, Floreal Ruiz, Miguel Montero e Julio Sosa, tra gli altri, quest'ultimo è stato l'ultimo cantante di tango veramente popolare, considerato una delle voci più importanti che il tango ha avuto nella seconda metà degli anni Cinquanta e primi anni Sessanta.

Anni Sessanta e Settanta. "La vanguardia"

Quel che successe nel mondo del tango a partire dall'inizio degli anni sessanta è stato oggetto di numerose analisi e discussioni da parte dei maggiori esperti del genere.
Dopo lo sfarzoso periodo che ha visto il tango affermarsi negli anni quaranta e il declino che lo caratterizzò negli anni cinquanta, una trasformazione condusse ad un'evoluzione del genere.
Gli anni sessanta videro emergere un movimento di grande rinnovamento,troilo chiamato "La Vanguardia", di cui furono protagonisti vari musicisti indipendenti, gruppi e cantanti, che hanno cercato di avviare un'evoluzione dello stile musicale, allontanandosi dalle componenti appartenenti al Tango classico degli anni precedenti.
Fu una trasformazione che partì da un modo diverso di vedere le cose, che cercava di esplorare nuove tematiche e sonorità, attraverso i cambiamenti e ampliamenti delle formazioni strumentali e delle modalità. Fra i musicisti protagonisti alla costante ricerca di questo rinnovamento, occorre menzionare Aníbal Troilo, Osvaldo Pugliese e Mariano Mores.
Ma senza dubbio, nella discussione che ruota attorno alle trasformazioni del Tango, emerge con prepotenza dagli anni sessanta, la figura di Astor Piazzolla, un artista e compositore in grado di portare il genere alle massime vette.

Piazzolla e il Nuevo Tango

Piazzolla cominciò a maturare la necessita di un rinnovamento, quando entrò, giovane musicista e arrangiatore, a far parte dell'orchestra di Anibal Troilo. Forte di una competenza in ambito classico, egli iniziò quello che si può considerare un cammino di non ritorno nell'evoluzione del tango, incorporando vere innovazioni nel timbro, nel ritmo, e nell'armonia del genere.piazzolla
Divenne in questo modo il bersaglio delle critiche da parte dei musicisti della cosiddetta Guardia Vieja del tango, che non potevano tollerare la trasformazione radicale che andava prendendo forma nel lavoro di Piazzolla, in particolare l'introduzione di dissonanze, ritmi marcati e forti. Essi arrivarono a considerare Piazzolla come l'asesin del tango. In realtà si trattava di un vero visionario che ha inaugurato una nuova generazione di musicisti e compositori che hanno mantenuto viva la musica di Buenos Aires.
Nonostante il ripudio e gli aspri attacchi subiti dai tradizionalisti, nonostante la censura subita sui media che non osavano diffondere le sue composizioni, la svolta arrivò con l'uscita della “Ballata para un loco”, frutto di una sua collaborazione con il poeta Horacio Ferrer, interpretata dalla cantante Amelia Baltar. Nonostante i tentativi iniziali di boicottaggio, fu un successo travolgente che sancì il nuovo corso che vide affermarsi, successivamente, musicisti come Eladia Blázquez, Chico Novarro, Cacho Castaña, El octeto coral Buenos Aires 8, El Sexteto Tango, Osvaldo Berlingieri, Ernesto Baffa, Susana Rinaldi, Atilio Stampone e Rodolfo Mederos.
Piazzolla ha dato un grande contributo al rinnovamento del tango strumentale, con il suo Ottetto contenente strumenti fino ad allora totalmente al di fuori del tango come chitarra elettrica, basso elettrico, piano elettrico, sintetizzatore, percussioni e sassofono. Condusse anche una fusione innovativa di tango e jazz con il sassofonista americano Gerry Mulligan nel 1974, foriera di influenze anche per il rock nazionale argentino.
Dal 1980 il tango è entrato in declino. Ha perso gran parte del suo pubblico, le orchestre tipiche sono quasi scomparse, alcuni dei musicisti di tango si allontanarono dal tango classico a causa di fusioni con altri ritmi come il rock and roll, il bolero, jazz e musica elettronica. Inoltre questo arco di tempo vide la scomparsa di diversi grandi protagonisti del tango come Hugo del Carril, Osvaldo Fresedo, Astor Piazzolla, Rosita Melo, Rosita Quiroga, Edmundo Rivero, Homero Exposito e Alberto Marino.
Tuttavia fra i giovani c'è stata una riscoperta del tango come danza e come musica.
Infatti l'indiscusso successo mondiale riservato a Piazzolla, resero l'accoglienza e i commenti nei suoi confronti, in Argentina, un po’ più calorosi e generosi, riconoscendo, perlomeno, il suo genio e stimolando così altri musicisti a sperimentare intorno al tango.

Il tango contemporaneo

I Gotan Project sono il gruppo probabilmente più noto nella nuova frontiera musicale del tango. Composto di musicisti francesi e argentini, fortemente influenzati dalla musica di Piazzolla, a fine millennio hanno iniziato un progetto artistico di ricerca e di indagine 'underground', sperimentando la fusione di tango e musica elettronica, producendo brani in cui il tango, completamente rivisitato e quasi irriconoscibile è magistralmente contaminato da sonorità nuove.
Attorno alla fusione della tradizione con altri generi sono nate altre formazioni dando vita a un nuovo genere conosciuto come “electrotango” il genere di tango-fusion attualmente di maggior successo.
Bajofondo Tango Club costituito dal due volte premio oscar argentino Gustavo Santaoalla insieme a l'uruguagio Juan Campodónico, ha interpretato la necessità di una esprimere una nuova visione e un suono metropolitani nel Rio de la Plata, attraverso un'impronta elettronica con radici latine, una sorta di laboratorio musicale che trovava nel tango e nella milonga lo spazio necessario per riflettere la tradizione urbana rioplatense in una forma più contemporanea.
Tangodrims hanno ripreso i migliori tanghi lunfardi del periodo 1915-1930 presentati con arrangiamenti tradizionali, ma con ritmi elettronici ed elementi di funk e jazz, in una combinazione inquietante e accattivante.
I Tanghetto sono una delle formazioni contemporanee più note. Cerca di reinventare le fusioni che hanno dato origine al tango (payada, habanera, milonga), e mescolarle con i vari stili musicali contemporanei. Alla fusione di musica elettronica e la musica di Buenos Aires, si aggiungono il jazz, il flamenco, candombe e altri stili, nell'alveo del genere "Tango Fusion" e "World Music". Un incontro armonioso tra acustico ed elettronico, tra ascoltabile e ballabile, pieno di energia, emozione e mistero.
Zona Tango è progetto dell'argentino Pedro Menendez che fonde elettronica, folk e jazz oltre i confini del tango.
Tango Crash con il suo primo album è diventato un punto di riferimento imprescindibile per il tango elettronico, la musica di Tango Crash ha sempre richiesto un ascolto attento e si basa sui concetti più tradizionali della composizione.
Electrocutango è una delle espressioni più dinamiche, innovative e originali del nuovo movimento elettro-tango. Il suono è un tango rinnovato con sapore più esotico che elettronico. Una musicalità tanguera aperta a diverse influenze, da Porto Rico, Brasile, RnB, DnB, jazz o musica contemporanea. Diversamente dal tango tradizionale, l'improvvisazione è un elemento centrale nella musica di Electrocutango.
Carlos Libedinsky e Narcotango, dopo aver transitato attraverso vari generi, il musicista è approdato a una sintesi in cui sopra una base di effetti elettronici gli strumenti tradizionali suonano tango, milonga, candombe con un piacevole risultato.
Campo è il progetto musicale e la band creata da Juan Campodonico, musicista, produttore ed ex membro di Bajofondo, già artefice di una fusione di hip-hop, tango e milonga, in questo progetto realizza una forma di cumbia elettronico.
Alcaran è stato un breve progetto di fusione tra musica lounge e tango e ingredienti elettronici, nello stile di Gotan Project.
Otros Aires è un gruppo neo-tango spagnolo/argentino, fondata dal musicista-architetto Miguel Di Genova. Otros Aires mescola registrazioni di tango e milonga dei primi del secolo scorso (Gardel, Razzano, D'Arienzo, ecc) con sequenze elettroniche, melodie e testi del 21 ° secolo.
A parte il filone di tango elettronico ci sono e esempi di tango rivisitato in chiave jazz.
Su questo solco, tra gli altri, i lavori di Adrian Iaies, pianista, compositore e arrangiatore argentino. Un lavoro prolifico caratterizzato da un particolare approccio al tango e altre forme di musica popolare da Argentina con un'estetica jazz.
Pablo Aslan è un bassista e produttore argentino, ha diretto Avantango, un ensemble di tango-jazz con musicisti argentini e danzatori a New York. Unisce la relazione dinamica e capacità di improvvisazione di un gruppo virtuosistico con le composizioni lussureggianti del tango.
Miguel de Caro, sassofonista, direttore, compositore e arrangiatore, audace nei suoi arrangiamenti, ma non per questo meno “tangueri”, gioca anche con elementi di altri generi, ma lo fa con equilibrio delicatamente senza perdere l'essenza distintiva di tango.
Pablo Zigler è un compositore argentino, attualmente il principale esponente della corrente di tango nuevo, nata con Astor Piazzolla, con cui ha lavorato. Il suo stile, fortemente percussivo e metallicamente lirico, è immediatamente riconoscibile e porta alcune somiglianze con quello di Vladimir Horowitz, così come alcuni tratti malinconici di Bill Evans. Come compositore ha ripreso l'approccio contrappuntistico di Piazzolla alla musica del tango apportando influenze jazz, in particolare con l'uso regolare di un drumkit, armonie più leggere simili a quelle della Bossa Nova e lunghi spazi per l'improvvisazione.
Ci sono anche musicisti rock e pop che nella loro produzione si sono ispirati al tango, fra questi
Daniel Melingo, interprete argentino che presenta il tango con influenze eterogenee che vanno dal Rock, swing, un po' di Tom Waits, Nick Cave, Paolo Conte e Gainsbourg.
Javier Calamaro è cantante e musicista argentino che si è cimentato in alcune registrazioni con repertorio tanguero.
Rodolfo Gorosito è un musicista, chitarrista e cantante rock argentino. A partire dagli anni 90 si è stata dedicato al tango.
Federico Aubele è un cantante e compositore argentino la cui musica mescola dub e reggae giamaicano, american ambient e hip-hop, Mexican bolero e tango argentino, una sintesi di stili dal tutto il continente americano.
Tra le formazioni contemporanee create da giovani musicisti, arrangiatori e compositori, che raccolgono l’eredità delle orchestre tipiche della cosiddetta epoca d’oro del tango, ma con uno sguardo rinnovato, troviamo: Nuevo Tango Ensamble, Orquesta El Arranque, Gran Orquesta TangoVia Buenos Aires, Gran Orquesta TangoVia Buenos Aires, Color Tango, Orquesta Sans Souci, Orquesta Típica Fernández Fierro, Quinteto Decarísimo, Orquesta Escuela de Tango Emilio Balcarce.

Il corso degli anni, le condizioni di vita, la sopravvivenza del genere nelle tradizioni e nella cultura degli abitanti del Rio della Plata, dimostrano che il tango non è mai morto, ha lottato contro tutti gli ostacoli che trovava sulla sua strada e genera ancora una passione unica e sempre attuale nelle sue diverse forme.
Nel 2009, su iniziativa di Argentina e Uruguay, il tango è stato incluso insieme con il candombe, nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'umanità dell'UNESCO .
Anche se il tango nei suoi ultimi decenni non è più quello di prima, non è mai morto, era sempre stato più o meno presente fra la gente rioplatense. Oggi molti giovani sono interessati a questo genere che cercano da una parte di innovare e dall'altra di riportare alle radici.

One thought on “La strada del tango – Parte 5.2: La musica dalla seconda metà del 900

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