Il tango contemporaneo

di Mădălina Goga

Il vero tango contemporaneo compare durante la restaurazione della democrazia, nella seconda metà degli anni ’80. All’epoca delle giunte militari, la completa censura richiedeva degli “interventi” per allineare la cultura nazionale, emarginando le frange di dissidenti. Approfittandosi del controllo imposto all’operato di artisti o intellettuali, il Governo non ebbe nessun problema ad utilizzare il tango per contribuire a creare un’immagine di un’Argentina soave, passionale e docile (dall’estero, il regime Risultati immagini per Dia Nacional del Tango governativo iniziava già ad essere visto come terroristico e profondamente anti-democratico. I militari avevano bisogno di impostare un piano di deviare tutta l’attenzione dal piano politico a qualsiasi altra cosa) . Nel 1977, il presidente Videla firmò il decreto di istituzione de Dia Nacional del Tango (il Giorno Nazionale del Tango). Si voleva creare l’impressione di un’omogeneità culturale utilizzando, paradossalmente, lo strumento (utilizzato per eccellenza dal peronismo) tanghero. Fino a quel momento, il tango conosce un periodo di letargo durante il quale fa il minimo per sopravvivere.

L’avvio di una nuova era del tango, che parte sempre dalla danza accade nel 1983 in Francia grazie al successo dello spettacolo Tango Argentino di Hector Orezzoli e Claudio Segoia e con la partecipazione della già mitica coppia Juan Carlos Copes e Maria Nieves. In un’intervista (L. Falcoff, op.cit., p. 387) , Segoia spiega la selezione taatipica dell’elenco dei ballerini partecipanti. Al fatto che vi erano presenti ballerini come Copes, che all’epoca era già un 50enne, il produttore commenta che lui cercava di progettare uno spettacolo autentico, con persone vere che sapevano camminare il ballo con la vera essenza milonghera, acquisita attraverso l’esperienza. Dopo il successo di Parigi, segue la magnifica rappresentazione a Broadway, nel 1985. Poi, da New York, il Tango Argentino gira il mondo per dieci anni prima di arrivare in Argentina.

Si può intravedere già una specie di stereotipo nella storia del tango in Argentina. Così com’è successo all’inizio del secolo, anche adesso verso la fine, il tango è di nuovo sotto le luci dei riflettori dopo aver fatto il giro di tutto il mondo. Sembra che gli argentini siano disposti ad accettare la loro identità solo attraverso il consenso degli altri.

Risultati immagini per spettacolo Tango Argentino di Hector Orezzoli e Claudio Segovia e copes nievesIl nuovo stile di ballo che genera questa rinascita è identificato come tango fantasia o de escenario meglio detto per esportazione. Il modo di ballare è pensato per il palco, lo spettacolo richiede uno studio preliminare della coreografia da parte della coppia professionista. Se nel tango de escena lo stile di ballo può variare da quello criollo a quello milonguero o salon, nel tango fantasia vi è una ricerca continua che ingloba anche ambiti estranei al tango tradizionale. La spontaneità è la caratteristica principale dello stile che si esegue con una tecnica perfetta, con figure sempre più complesse.

Fonte: http://www.academia.edu

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