Dallo Estilo Milonguero al Nuevo Tango

Ilustraciones de partituras de tango de 1910 a 1930di Mădălina Goga

Lo stile che si balla con prevalenza negli anni ’30 è el estilo milonguero. Prende il nome dalle milonghe, cioè i locali tipici con i frequentatori abituali. Lo stile è un’evoluzione odierna sia dello stile orillero che liso. L’abbraccio chiuso è a forma di V, all’altezza del torace non subisce alterazioni durante il ballo. Il corpo drammatico è parallelo con le spalle. I corpi dei ballerini sono inclinati in avanti e i piedi mantengono una certa distanza. Tutto ciò richiede poco spazio e facilita l’esecuzione della marca con il corpo, però rende difficile svolgere delle figure complesse da parte della donna. Ogni mossa compiuta è adattata allo spazio disponibile e l’intento è quello di disturbare il meno possibile gli altri. Dal punto di vista coreografico, il concetto quasi scompare, nel senso che sono privilegiati i percorsi e non la sequenza dei passi e dei movimenti.543904083
Il tango danza degli anni ’30 non si può separare dalla musica dell’orchestra. Il ballo si identifica con la musica, i ballerini sono gli strumenti per tradurre il ritmo. Nel contesto della consolidazione dell’identità nazionale utopica, al tango viene negato l’apporto straniero. Il tango viene eseguito attraverso i percorsi perché il porteño è sorbio e sa camminare con virtuosismo (Idem, p. 247 e seg.) .
Così si spiega la limitazione alle figure semplici e lineari. Si balla con la caminata che assume la rilevanza maggiore, las corridas e corriditas, la cadencia, il cambio di fronte – che è utilissimo per gli spazi stretti, el ocho atras. Si sono mantenute però le figure della molinette o dell’enganche. I passi e le figure sono sempre più corti, la tecnica si semplifica. In alcuni casi l’ocho viene solamente accennato. Le pause sono attive e siccome non c’è spostamento nello spazio, il tempo continua ad essere marcato
.

La epoca de oro o La Seconda Nuova Guardia è il periodo afferente al primo mandato di Peron.
Se prima il tango veniva guardato con reticenza, quando si giunge al decennio peronista, il tango diventa il vero e unico simbolo delle masse popolari argentine. Si crearono talmente tanti musicisti qualificati, compositori e poeti che lavoravano in gruppo che far sì che il tango diventasse una vera e propria industria culturale.


Come si è già accennato nel capitolo che riguarda il peronismo, l'Argentina dell’epoca 1940vive il periodo migliore della sua storia, che viene anche oggi denominata Epoca d’oro. Per essere in sintonia con l’ideologia politica, il governo dichiara il tango come patrimonio culturale porteño tradizionale. La città, con la sua Avenida Corrientes assiste ad un’impennata gloriosa della cultura popolare. Con il peronismo, il tango inizia il suo processo di proletarizzazione. Tutto ciò fornisce una base favorevole al suo sviluppo all’interno del quale i compositori, i musicisti, i cantati e i poeti raggiungono una maturità culturale mai vista prima. Il nazionalismo dominante promosso dalla politica di Peron, difende anche le manifestazioni popolari Recien_ensanchada._La_Avenida_Corrientes_en_la_decada_del_30_se_ven_las_medianeras_de_la_edificacion_que_quedo_en_pie_en_la_acera_de_imparesattraverso musica e ballo. In ogni quartiere nacquero dei clubes dove ogni sabato si ballava e ogni mercoledì si organizzavano allenamenti di tango per gli uomini (A. Helman, op.cit., p. 126). All’interno di questi club, dei bar, o delle caffetterie suonavano le orchestre che pian piano iniziarono ad avere un loro pubblico. Nel giro di pochi anni compaiono più di cento orchestre tipiche (D. Papanikas, op.cit., p. 60) . Tra queste le più nominate sono quelle di Anibal Troilo (1914 – 1975) e Osvaldo Pugliese (1905 – 1995).


Anibal-Troilo-Cover-1La prima orchestra, di Anibal Troilo impose all’inizio degli anni ’40 un nuovo modo di cantare che consisteva nell’obsolescenza del ritornello, attribuendo così alla voce umana un ruolo di primo piano. Dopo esperienze come strumentista in varie formazioni, Troilo, El Gordo, diventa uno dei personaggi di maggior importanza sulla scena musicale del tango. La sua musica, con i suoi arrangiamenti, portano il tango ai livelli massimi di perfezione tecnica, intensa ed emozionale.


Osvaldo Pugliese costituisce una sorta di ponte tra Julio de Caro e Astor Piazzolla pugperché ha avuto l’abilità di estrarre dal tango tradizionale i suoni che lo trasformavano in un’entità musicale più elevata, che nelle mani di Piazzolla diventerà il simbolo dell’avanguardia stessa. Lo stile musicale di Pugliese è caratterizzato dalla forte percussione dei bandoneon. Il musicista riesce a fare una straordinaria sintesi dei due volti della personalità porteña: il sentimentalismo e l’abilità del bonaerense di vivere spensierato, senza badare alle apparenze. Il suo ritmo era lento e scandito, perfetto da seguire in un ballo lento, trascinando i piedi.


Il filo ballabile dell’epoca è costituito dallo stile del tango salon. Oggi è conosciuto come 1936lo stile tradizionale del tango, caratterizzato attraverso la levigatezza dell’abbraccio che segue una struttura chiusa ma flessibile a seconda della coreografia. All’epoca però si ballava in un modo molto elegante e composto seguendo la traiettoria (Intesa come direzione di movimento) lineare lungo il perimetro della pista, con inserimenti di figure complesse (in concordanza con l’estetica del tempo). Dal punto di vista coreografico, mantiene tutti i passi e le figure precedenti tranne le quebradas e i cortes. Si smette di ballare alla cayengue e quindi il tango salon viene sempre contrapposto a quello orillero. La trasformazione del tango subisce un’alterazione fortissima a livello estetico. I personaggi originari dell’arrabal non sono più menzionati, adesso il ballerino per eccellenza è rappresentato dall’operaio, perché è il proletario che si deve identificare con l’eleganza del tango.


L’utopia dell’Epoca d’oro però ebbe fine quando Peron, a causa dei suoi impulsi fascisti, inizia a imporre la censura. Viene censurato in tutti i settori tutto ciò che ha qualcosa in comune con il lunfardo, con l’idea di protesta. Nell’Argentina di allora era vietato parlare di povertà, emarginazione o lotta di classe senza menzionare la Nadamissione di salvataggio del peronismo.
Alcuni artisti lasciarono l’Argentina come Borges, Cortozar o la cantante Libertad Lamarque, altri preferirono affiliarsi all’ideologia, mentre cantanti come Horacio Sanguinetti iniziano a scrivere dei testi contestatari sotto lo pseudonimo di «Basterra». La sua opera sarà cantata dall’orchestra di Pugliese (Noto partecipante all’ideologia comunista, quindi dichiarato anti peronista, che ha passato grande parte della sua vita come detenuto politico) . La censura ebbe fine nel 1949, però il tango non si recupera molto presto da questo golpe. La censura di Peron è stata un preambolo al periodo maligno che durerà fino agli anni ’90. Il prossimo decennio marcherà il declino del tango danza, tango canzone, e tango musica. Molti, per poter continuare a fare il loro mestiere, sono costretti a comporre musica e testi che elogiano la nuova ideologia del sistema. La coppia presidenziale viene elogiata in quasi tutte le produzioni artistiche dell’epoca. La musica popolare diventa la cassa di risonanza dei successi del Governo.


La avanguardia, L’avanguardia, è il periodo in qui il tango subisce varie influenze
internazionali, arrestando la produzione artistica . Dopo il colpo di stato del 1955, il tipico prodotto della cultura nazionale, il tango, viene messo da parte. La politica dello
HippieBus-3Stato Poliziesco, orientata sempre di più verso l’economia e la cultura internazionale, fa sì che nasca una certa differenza verso tutto ciò che si indentifica col nazionalismo. Allora, in una città in mano alle multinazionali e alle case discografiche compaiono i valori culturali esteri. Il costante bombardamento mediatico conquista i gusti dei giovani, lasciando il tango alle persone di mezza età. L’ambito culturale argentino conosce il jazz, il rock, the beat generation, gli hippies che hanno una carica innovatrice. I giovani però anche se sono amanti di questi nuovi generi musicali, con le sue filosofie comprese, conservano ancora i valori nazionali.


nuevotangoFinita l’euforia estera si inizia un processo lento di difensa del tango, che però non sarà mai come prima. Il tango cerca una nuova identità che sarà definita come avanguardia, movimento che stimolerà polemiche e rifiuti dalla società argentina.


La sopravvivenza del tango viene dalla strumentalizzazione di esso. Mentre i balli nelle
milonghe continuavano ad organizzarsi, il tango inizia il processo di migrazione dai piedi del ballerino alle orecchie di un pubblico colto e neo liberalizzato. Col fatto che durante la dittatura della terza giunta militare di Juan Carlos Onganía, tra il 1966 e il 1970, la cultura popolare (tutta l’estetica tanghera) era considerata di per sé
2201374868_cca20df0a8sovversiva (Vedi la voce 1.4. L’Argentina avanguardista. La nascita dello stato moderno) , il nuovo genere inizia a farsi sentire.
Il musicista più noto del periodo è certamente Astor Piazzolla, bandoneonista, pianista, direttore d’orchestra, compositore e arrangiatore. Fu forse, l’artista più discusso e contrastato dai connazionali. Come succede sempre con la cultura argentina, Piazzolla ottiene il successo prima all’estero e poi in patria, arrivando ad essere considerato tra i miti dell’ultima generazione tanghera (E. Muraca, op.cit., p. 24) . Senza negare le radici storiche e culturali, la sua musica introduce la chitarra elettrica, il violoncello e le percussioni. Essa costituisce la sintesi tra la musica popolare argentina e apporti di altri generi, specialmente il jazz. La musica dell’avanguardia prenderà il nome di Nuevo Tango.


Dall’inizio della censura peronista fino agli ultimi anni del 1950 si ballava nelle Esplendor-Nieves-Carlos-Copes-Gerardo_CLAIMA20151027_0283_28milonghe; i vecchi milongheri lottano per mantenere vivo il tango. In ogni quartiere si ballava uno stile diverso (Juan Carlos Copes citato da Laura Falcoff, Historia del tango escenario, in «Historia general de la danza en la Argentina», Buenos Aires, Fondo Nacional de las Artes, 2008, pp.371-391, p. 382.). Seguendo l’idea rivoluzionaria di Astor Piazzolla, il ballerino Juan Carlos Copes fu quello che, nel 1958, riuscì gettare le basi della rinascita del tango danza. Copes è stato sempre affascinato del tango e come argentino è cresciuto con la musica di D’Arienzo o Pugliese. Gli piace ascoltare sia il jazz che l’orchestra tipica del tango e al compimento dei suoi diciott’anni inizia a frequentare le milonghe di tutti i quartieri di Buenos Aires. Così conosce Maria Nieves con la quale nel 1951 partecipa ad un concorso di ballo organizzato al Luna dancing luna park 1940Park (Il più importante impianto “culturale” di Buenos Aires, dove dal 1932 si organizzano eventi sportivi, concorsi di ballo, spettacoli e concerti.)  vincendo il primo premio. Arriva nel 1952 a mettere insieme un gruppo di ballo Conjunto Juvenil de Tango Moderno (L. Falcoff, op. cit., p. 384.) con il quale intende portare sul palco un nuovo concetto coreografico, ispirato dai film di Fred Astaire. In preparazione a questo, Copes aggiunge al tango il concetto di Tango Ballet cioè un ballo con una coreografia che segue una storia. Questa storia è raccontata sul palco da un certo numero di coppie ed LastTangoBridgeognuna balla nel suo proprio e intimo modo (Horacio Ferrer, El libro del Tango, arte popular de Buenos Aires, Diccionario A-I, Buenos Aires, Ediciones Antonio Terson, 1980 p. 227) . La prima dello spettacolo ebbe luogo nel 1956 ma non fu molto apprezzata. Comunque egli non rinuncia alla sua idea e decide di parlare con il direttore del Teatro Nazionale del Tabarís, che accetterà la sua idea di mettere in scena una coreografia di tango. Nello stesso anno il gruppo di ballerini di Copes insieme all’orchestra di Astor Piazzolla girano il mondo per presentare il Nuevo Tango.


Dal punto di vista della coreografia di ogni singolo ballo, la particolarità consiste nella MariaNieves&_Junior_Cervila-TangoArgentino-2011sorpresa provocata dai movimenti totalmente inaspettati. L’abbraccio della coppia non ha una forma fissa perché i ballerini devono eseguire delle figure molto complicate e complesse, dove la donna ha un ruolo più attivo rispetto al tango tradizionale. Il Tango Ballet o Nuevo Tango rappresenta una premessa per il tango di scena, di spettacolo che concretizzerà sempre Juan Carlos Copes, nel 1983, con lo spettacolo Tango Argentino.

 

Fonte: http://www.academia.edu

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