3.2.La produzione fotografica del XIX°secolo: I fotografi

di Mădălina Goga


La produzione fotografica del XIX° secolo è stata interamente assegnata ai fotografi immigrati tra i quali vorrei prendere in esame i più importanti. Vi sono gli italiani Benito Panunzi, Antonio Pozzo, il portoghese Christiano Junior e l’inglese Alexander (Alejandro) Witcomb. Anche se questi fotografi non si sono occupati particolarmente della fotografia del tango, è importante precisare il loro ruolo nell’evoluzione della società argentina. In genere, come soggetto fotografico, tutti quanti affrontano l’argomento sulle principali inquietudini sociali: la guerra (le campagne del deserto o del Paraguay), l’idea d’identità del popolo argentino (i gauchos e gli indigeni) oppure le vedute della pampa o della citta di Buenos Aires.


Benito Panunzi (1819 – 1894) fu un immigrato italiano del quale non si sa niente prima Logo de la Comunidaddel suo arrivo in Buenos Aires. Nel 1869, al primo census nazionale, lui si dichiara immigrato italiano con uno studio fotografico ubicato sulla strada Cuyo no. 55 in Buenos Aires. La sua opera è composta, maggiormente di vedute, ritratti di gaucho o indigeni. La particolarità delle sue fotografie è l’inserimento del soggetto nel suo ambito naturale con il quale esso si può identificare – i gauchos sui cavalli circondati dalla pampa oppure gli indios nelle loro tribù. Una grande parte della sua opera si trova nell’Archivio Nazionale di Venezuela, alla Fototeca della Biblioteca Nazionale di Buenos Aires e nelle collezioni private argentine.


Risultati immagini per antonio pozzoAntonio Pozzo (1829 – 1910) fu un altro fotografo con radici italiani arrivato e stabilendosi in Argentina da piccolo. Fece l’apprendistato nello studio del fotografo americano John Elliot e successivamente in quello di Thomas Helsby( Dagherrotipista inglese che nel 1846 aveva lo studio fotografico situato sulla strada Piedad n.121) . Attorno agli anni ‘50 apre il proprio Cabinete Fotografico affermandosi come uno dei fotografi argentini più prolifici del secolo. La sua opera copriva un vasto settore fotografico, dal ritratto alla fotografia documentaria. Forse il suo lavoro più importante è un album fotografico che racconta in immagini la Campagna del Deserto del 1879, alla quale il fotografo partecipò insieme al presidente Roca.


Christiano Junior (1832 – 1902) fotografo di origini portoghesi, immigrò in Argentina Risultati immagini per cristiano junior fotografoRisultati immagini per cristiano junior fotografoinsieme alla famiglia nel 1865. Dopo solamente un paio di anni riesce ad aprire il suo primo studio fotografico situato nel cuore commerciale di Buenos Aires, sulla strada Florida. Oltre ai ritratti e alle vedute di Buenos Aires era appassionato anche di temi agrari e quindi nel 1875 fu nominato il fotografo ufficiale della Sociedad Rural Argentina (E un’impresa storica privata fondata nel 1866 che si occupa del settore più tradizionale dell’agricoltura argentina) . Qualche anno più tardi lancia il primo album fotografico Albume de vistas y costumbres de la Republica Argentina desde el Atlantico a los Andes con immagini che rappresentano la pampa e i suoi costumi (città di Buenos Aires compresa). Con l’idea di espandere questo progetto, vende il suo studio al fotografo Witcomb e si mette a girare per tutto il paese per documentare l’Argentina nel il suo nuovo album fotografico. Muore all’inizio del Novecento, rilasciando un’opera monumentale che si trova presso l’Archivio Nazionale di Buenos Aires.Risultati immagini per Alexander/Alejandro Witcomb


Alexander/Alejandro Witcomb (1835-1905) fu un fotografo inglese che immigrò in Argentina nel 1878. Apre il suo primo studio fotografico nel Risultati immagini per Alexander/Alejandro Witcomb1880 sotto il nome di Galeria Witcomb. Le fotografie di Alexander non possono essere etichettate in modo preciso. Esegue ritratti, vedute di Buenos Aires, feste, eventi sociali o politici. Grazie alla lunga vita della Galleria – dopo la morte del fotografo, il negozio sarà gestito dal figlio e poi sarà amministrato da diversi gestori fino nel 1970 – è considerata una reale fonte iconografica della società argentina.

Fonte: http://www.academia.edu

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