La famosa colgada sul Golden Gate Bridge

folli Ci sono comete che passano  sulla Terra una volta ogni 1.000 anni, e ansiosamente andiamo fuori, nella notte gelida, a qualsiasi costo, per non perdere l'occasione di dare loro un'occhiata: non sappiamo se succederà di nuovo..

Potrebbe sembrare un fotomontaggio, ma non lo è!

A quanto pare infatti questa coldada ( figura caratterizzata da un abbraccio aperto in cui la coppia è molto vicina con i piedi e lontana con le spalle), che gira ormai sulle pagine internet di tutto il mondo, è stata fatta sul Golden Gate Bridge, un ponte sospeso che sovrasta il Golden Gate, lo stretto che collega l'Oceano Pacifico con la Baia di San Francisco, da due ballerini di fama internazionale: Julio Mariño e Olga Bogatyreva.

Li possiamo vedere qui in una situazione che potrebbe sembrare meno estrema.

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In realtà la spericolatezza della foto sta tutta nella bravura del fotografo che ha saputo cogliere un punto di vista panoramico da un muretto posto affianco al ponte, come si può evincere da questa foto scattata da qualche turista di passaggio.

Risultati immagini per golden gate bridge  La parte più interessante della foto è il luogo in cui è stata scattata, di cui non si può fare a meno di parlare.

Infatti il l Golden Gate Bridge era il più lungo ponte sospeso del mondo, e nel tempo è diventato simbolo internazionalmente riconosciuto della città di San Francisco.

Attualmente il ponte sospeso più lungo del mondo è quello di Akashi-Kaikyo, in Giappone.

Il colore del ponte è una tonalità di arancione chiamata arancione internazionale. Fu scelto dato che l'acciaio veniva portato con un rivestimento di color arancione per evitare la corrosione e quindi durante la costruzione gli abitanti si erano abituati a vederlo di quel colore e quindi scelto anche su consiglio dell'architetto Irving Morrow perché è intonato coi colori naturali dei dintorni e perché rende la struttura più visibile nella nebbia. Prima  si erano pensato a vari colori, addirittura si voleva che il ponte fosse colorato di nero e giallo come un grande segnale per permettere alle navi di vederlo facilmente anche nella nebbia. Alla fine l'arancione internazionale permise di conciliare le esigenze estetiche e pratiche della struttura.

Il Golden Gate Bridge è largamente considerato uno dei più notevoli esempi di ingegneria applicata alla costruzione di ponti, sia per il progetto strutturale che per la sua estetica. È stato inoltre dichiarato una delle moderne Meraviglie del mondo dall'Associazione degli Ingegneri Civili Americani.

Il Golden Gate Bridge è un luogo molto frequentato dai suicidi. Il conto ufficiale dei suicidi terminò nel 1995 quando ormai la cifra si avvicinava a 1000. Negli otto anni seguenti fino ad arrivare al 2003, la media era di un suicidio ogni due settimane, media che portò il computo non ufficiale a oltre 1300. I 220 piedi (67 m) del salto sono percorsi in 4 secondi e il saltatore colpisce l'acqua a una velocità di 75 mph, pari a 120 km/h. Al 2003 solo 26 persone sono sopravvissute al salto e lo hanno fatto perché sono entrati in acqua dai piedi; in ogni modo hanno riportato lesioni interne e numerose fratture. Nel 1979 un giovane uomo saltò dal ponte, giunto in acqua nuotò fino alla spiaggia e lì camminò sulla sabbia. Ma aveva riportato la frattura di alcune vertebre.

Molte possibili soluzioni sono state discusse per diminuire il numero di suicidi dal ponte. Una delle misure adottate è stata quella di chiudere il ponte ai pedoni la notte. L'installazione di barriere di contenimento per i suicidi è stata contrastata dagli alti costi, dalle difficoltà tecniche e dall'opposizione dell'opinione pubblica. Il 27 gennaio 2005 il Bridge District, che gestisce il ponte, ha riproposto per l'ottava volta l'installazione delle barriere anti-suicidi, citando "il notevole interesse destato dal problema nella stampa e nell'opinione pubblica". L'11 marzo 2005 il Consiglio di amministrazione del ponte ha approvato l'investimento di 2 milioni di dollari in 2 anni per lo studio di fattibilità delle barriere. I favorevoli alle barriere hanno citato, ad esempio, l'Empire State Building e la Torre Eiffel, dove dopo l'installazione delle protezioni il numero dei suicidi è sceso a zero. Gli oppositori alle barriere argomentano che esse sono brutte, costose e avrebbero solo l'effetto di far cambiare metodo e luogo al suicida. Un metodo adottato per scoraggiare i suicidi è stato presentare una petizione chiamata Jump for life (Salto per la vita) verso la fine del 2005 per chiedere che sul ponte diventi possibile fare il bungee jumping, in modo da cercare di rendere il ponte meno affascinante come luogo per togliersi la vita. Esso è stato protagonista in diversi film, videoclip musicali, serial televisivi, videogiochi, libri, miniature e altro.

 Fonte: Golden_Gate_Bridge

 

 

Tornando ai nostri ballerini, riproponiamo qui alcune foto delle loro pose sceniche

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Fonte: http://www.juliotango.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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