Don Juan (mozos guapos)

Don Juan
(mozos guapos) – – (giovani violenti)
 Tango 1907
Testo di: Alfredo Eusebio Gobbi
Musica di: Ernesto Ponzio

 

Al compás de una marchita
muy marcada y compadrona,
a casa de 'ña Ramona
me fui un ratito a bailar.
Por distraer las muchachas
empecé a soltar tiritos
y al ver esto los mocitos
ya empezaron, ya empezaron a roncar.
Si en los presentes
hay mozos guapos,
que peguen naco,
que vengan a mí.
Que aunque sean muchos
yo les daré palos
porque soy más malo
que el cumbarí.

Yo que no soy nada lerdo
ni nada hay que yo no vea,
comprendiendo que pelea
se me trataba de armar,
salí al patio y envolviendo
al brazo el poncho de guerra
hice una raya en la tierra
y me le puse, me puse a cantar.

Salió el dueño de la casa,
'ña Ramona y los parientes,
"Perdonate por decente,
mucho respeto y admiro".
Cuando uno haciendo rollo
rascándose la cadera
sacó un revolver de afuera
dijo si me le pegó, le pego un tiro.

Yo que estaba con el ojo
bien clavado en el mocito,
me largué sobre el maldito
y el revolver le quité.
Y después mirando a todos,
y haciéndoles la pat'ancha,
les grité ¡ábranme cancha!,
y enseguida, enseguida les canté.

Al ritmo di una marcetta
molto marcata e prepotente
a casa di una tal Ramona
restai per un breve tempo a ballare.
Per distrarre le ragazze ho iniziato a
mettermi in libertà vedendo questo i
giovanotti già iniziarono, già iniziarono a
fare i prepotenti.

Se tra i presenti
ci sono dei giovani animosi,
di certo maleducati
che vengano da me.
Che, anche se sono molti
io gli darò legnate
perché io sono cattivo
come il giaguaro.
Io che non sono per niente tonto
e non c’è niente che non veda,
rendendomi conto che la lite
mi toccava preparare,
uscii nel cortile ed avvolgendo
al braccio il poncho per difesa
ho fatto una linea nel terreno
e mi son messo, mi son messo a dirgliele.
Venne il padrone di casa,
la signorina Ramona e parenti,
"Perdonate per il decoroso
grande rispetto e ammirazione".
Quando uno attaccando briga
toccandosi il fianco tirò fuori una pistola
mi disse che avrebbe sparato,
ti sparo un colpo.
Io che stavo con l’occhio
ben attento sul giovanotto,
mi lanciai sul maledetto
e la pistola gli tolsi.
E dopo aver guardato tutti,
ed affrontando la situazione,
gli gridai: fate largo!
e subito, subito li denunciai.

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