I ‘Bonayres’ Tango Band

Il 17 luglio 1454, a Cagliari davanti al notaio Garau, i responsabili della gestione nautica , commerciale ed amministrativa di due caravelle, Aulaguer Lunes e Pere Pujol stipulano un contratto di navigazione per un viaggio di conserva per il Levante. La caravella di Lunes era intitolata "Sancta Maria de Bonayre". E' questo il più antico documento finora reperito attestante la devozione degli uomini di mare verso la Madonna ed il santuario mariano cagliaritano. La Madonna diventa in seguito la catalana Madonna di Bon Aire, diffondendosi in Spagna e in particolare a Siviglia con la nuova denominazione castigliana di Nuestra Señora de los Buenos Aires. Sotto la protezione e col nome di questa Madonna fu nel 1536 fondato dallo spagnolo Pedro de Mendoza quello stanziamento nell'America meridionale, che finirà col diventare la odierna capitale dell'Argentina Buenos Aires e in seguito anche una omonima città della Colombia e un’altra di Costa Rica… Detto in altre parole, il nome di Buenos Aires capitale dell’Argentina è derivato dal nome della Madonna di Bonaria venerata dai Cagliaritani e dai Sardi! Partiamo da questo legame per navigare musicalmente tra i ritmi e le melodie del Tango Argentino attraversando le epoche, gli stili e gli autori che lo rappresentano, dal periodo della " guardia vecchia" rappresentata da Angel Villoldo compositore del brano "el choclo" all'avanguardia rappresentata da Astor Piazzolla, passando per Carlos Gardel, Osvaldo Pugliese, Anibal Troilo ed altri compositori non meno importanti.

 

Progetto artistico

Il gruppo Bonayres nato nel 2016 dall'incontro di musicisti di varia estrazione musicale, fonde le proprie esperienze e sensibilità, dando vita ad un repertorio frutto di una scelta accurata, arricchito dagli arrangiamenti originali che affondano le radici nel tango, passando per la musica sud americana e per i più famosi brani della tradizione italiana e internazionale, jazz, musica classica, popolare e d'atmosfera.

 Esperienza e formazione della band

Tutti i musicisti, hanno alle spalle importanti percorsi formativi (seminari didattici, Conservatorio ecc.) ed artistici di assoluto rilievo (trasmissioni TV, eventi di carattere nazionale ecc.). 

 

 

i 'Bonayres' sono:

 

PIERMARIO TEDDE – basso

Ozierese, bassista, voce e polistrumentista di formazione autodidatta. Fonda a Ozieri nel 1984 il gruppo "Quintetto Samba" (poi divenuto "African Flower", composto da 9 elementi), col quale si esibisce per circa un decennio in tutta l'Isola e sul continente italiano. Dopo una breve interruzione, nel 1997 si ricostituisce il gruppo, sciogliendosi definitivamente nel 2001.
Il repertorio degli African Flower era composto da brani originali, di un genere musicale definibile etno – fusion. In pochi anni questa formazione raggiunge ottimi risultati di pubblico e di critica. Oltre a numerosissimi concerti nelle piazze e nei teatri dell'isola, il complesso ha più volte partecipato come ospite (fisso e occasionale) a trasmissioni televisive della importante emittente sarda Videolina, quali Il Comune d'Oro ed Il Costume d'Oro.
Importanti riconoscimenti sono stati attribuiti agli African Flower in occasione della partecipazione alle finali del concorso nazionale "Divi di domani '98", tenutosi a Salice Terme (PV), dove si sono aggiudicati il premio per il "Miglior Testo" e la possibilità di incidere il proprio lavoro in una compilation di gruppi selezionati dall'organizzatore Tonino Ansoldi (produttore di Mina, Celentano, Battisti, ecc.). Nel 1999 la band partecipa (unico gruppo selezionato della Sardegna) al festival musicale nazionale "Leone d'Oro di Venezia" tenutosi durante il carnevale, esibendosi sia in Piazza San Marco che al Lido, ed ottenendo la vittoria nella sezione etnica, su oltre 30 concorrenti di tutta Italia.
Nel corso degli anni, Tedde partecipa alla formazione di altri gruppi musicali di vario genere, tra i quali, nel 2014, i Four Blues proponendo in pubblico brani del chitarrista americano Robben Ford.

 

GIUSEPPE SALIS – CHITARRA

 

Ozierese, inizia lo studio della chitarra a 12 anni. Tre anni dopo conosce il maestro ozierese Nicola Biancu (tra l'altro, creatore di un'accordatura alternativa pubblicata sulla rivista "Guitar Club") il quale lo introduce al jazz attraverso l'ascolto e l'esecuzione delle trascrizioni chitarristiche di Jim Hall e Joe Pass.
Nel 1984 con alcuni amici fonda a Ozieri il gruppo "Quintetto Samba" (poi divenuto "African Flower"), col quale si esibisce in tutta l'Isola e sul continente italiano. Contemporaneamente collabora anche con il gruppo jazz-rock ozierese "Heaven Music Corporation".
Dal 1990 studia con Tommaso Lama, frequentando per qualche anno i seminari di Jazz di Nuoro. Partecipa in trio ai festival "Primavera Jazz" e "Estiamo in piazza" di Ozieri. Successivamente frequenta i seminari tenuti da Umberto Fiorentino e da Pietro Condorelli. 

Nel 1993 partecipa alla tre giorni, organizzata presso il "Centro Didattico Produzione Musica" di Bergamo, durante la quale prende lezioni direttamente dal grande chitarrista americano Jim Hall; in seguito segue anche i corsi di John Abercrombie a Nuoro.
Nel 1996 suona nel gruppo fusion "Catalisys".
Dal 1997 al 2001 si ricostituisce il gruppo degli "African Flower", con cui partecipa a vari concorsi ricevendo riconoscimenti, come il 1° premio per la musica etnica al festival "Leone d'Oro di Venezia" (recensito da rivista "Fare Musica"). Poco dopo costituisce, insieme ad altri musicisti, il gruppo "Four friends jazz quartet" con i quali partecipa alle finale di "Posada Jazz Project".
Dal 2003 inizia lo studio della chitarra classica sotto la guida del Maestro Armando Marrosu (il quale fu l'allievo prediletto del catalano Emil Pujol) che lo segue fino al diploma del X anno presso il Conservatorio "Luigi Canepa" di Sassari conseguito nel 2007. Nel 2015 tiene un concerto di musica barocca presso il "Museo diocesano di Arte sacra" di Ozieri.

 

MARCELLINO GRILLO – FLAUTI

 

Nato a Udine, si trasferisce giovanissimo a Milano, dove inizia a studiare flauto alla Civica Scuola di Musica, sotto la guida della prof.ssa Donatella Gulli e del Maestro Luca Berliat. Si diploma brillantemente nel 1990, presso il Conservatorio "Jacopo Tomadini" di Udine. Quindi si perfeziona all'Accademia Internazionale di Imola con i Maestri Maxence Larrieu, Rien De Reed, Per ∅ien, Angelo Persichilli, Giuseppe Nova.
Ha collaborato con diverse formazioni cameristiche tra cui:
– Flutes Ensemble di Milano (quartetto di flauti) coi quali svolge un'intensa attività concertistica in Italia, ottenendo il 3° premio al concorso Internazionale di Stresa.
– Harmonie Ensemble (flauto, oboe e pianoforte), con cui esegue un programma del barocco Italiano presso l'Hessisches Landesmuseum di Darmstadt in Germania.
Ha collaborato, in qualità di primo flauto, con le orchestre: I Giovani Cameristi Italiani, New Art Ensemble di Novara, Mediterraneas Symphony Orchestra, Piccola Sinfonica di Milano, Mozart e Milano.
Ha anche svolto attività didattica: dal 1991 al 1993 presso il Centro Studi Musicali "Euterpe" a Trezzo d'Adda (MI), dal 1995 al 1999 è docente di flauto presso la Civica Scuola di Musica di Assago (MI) e dal 1999 al 2001 alla Civica Scuola di Musica di Cesano Boscone (MI).
Nel 1989 frequenta l'ambiente della musica popolare, entrando nel gruppo CONEXION che interpreta musiche latinoamericane e col quale svolge attività concertistica.
Nel 2002 entra in IMPERFECTA, portando la sua specifica esperienza degli strumenti a fiato provenienti da diverse culture tradizionali, con cui ha inciso l'album "Memorie" per la casa discografica Pozzoli Spa.
Nel 2009 costituisce l'ensemble "MARIO DE CANDIA" (tenore A. Porcu e trio strumentale flauto, violoncello e pianoforte) con l'obbiettivo di divulgare la musica classica e operistica (Puccini, Donizetti e Rossini) nei piccoli centri.Attualmente è stato invitato a suonare con la formazione "Bonayres".
Suona col flauto Muramatsu Hand-made Gold Flute 14K.

 

ANTONIO PORCU – VOCE

 

Inizia giovanissimo lo studio del canto sotto la guida di vari alchimisti dell'arte canora Angelo Romero, Nicola Rossi-Lemeno, Lucia Valentini,
Ma il vero "maestro" è stato lui stesso, con cui ha elaborato le tecniche apprese e intuendo che con una buona preparazione di base si possono affrontare vari generi di espressione vocale "diversi" fra loro.
Si è esibito sia in ambito operistico che con formazioni cameristiche in vari teatri Italiani ed Europei, attualmente con i "bonayres" sta costruendo un progetto che lega la cultura musicale sud Americana sopratutto Argentina con la grande scuola dei compositori e cantautori Italiani senza dimenticare le radici della cultura della Sardegna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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